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Sella sul ritorno di Totti: "Spero sia una battuta, sarebbe patetico per uno come lui"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
ieri alle 22:08Serie A
di Daniele Najjar

Sella sul ritorno di Totti: "Spero sia una battuta, sarebbe patetico per uno come lui"

L'ex calciatore di Roma e Fiorentina (che ha lavorato a lungo anche come tecnico nella Capitale, fra giovanili e prima squadra) Ezio Sella, ha rilasciato una intervista a "Bar Forza Lupi", su Centro Suono Sport, nel corso della quale ha parlato della sfida prevista stasera alle 20.45 fra giallorossi e viola: "La Fiorentina era una squadra che, fino a poco tempo fa, faceva dei grossi errori difensivi" - le sue parole riportate da VoceGiallorossa.it - "e faticava anche a segnare. In questo ultimo mese, Palladino ha trovato la quadratura giusta per i suoi giocatori di qualità. Secondo me, la Fiorentina adesso può battere chiunque, però la Roma può giocarsi la partita in maniera equilibrata e può anche vincere. A prescindere dagli errori individuali visti contro l'Inter, la Roma, a livello difensivo, è la squadra più forte. Lentamente con Juric sta trovando una sua solidità".

Totti a 48 anni sta pensando di tornare a giocare perché alcune squadre di Serie A lo stanno cercando..
"Credo che la sua sia solo una battuta. A quella età mi sembra problematico tornare a giocare, anche perché da diversi anni che non è più in attività. Per un campione come lui tornare a giocare ad una certa età sarebbe una cosa patetica. Spero che rimanga una battuta".

Fa poco ridere, invece, la situazione della Roma in questo momento. I risultati sono tutt’altro che esaltanti ed i tifosi contestano.. Che cosa sta succedendo secondo lei?
"Tutto è iniziato da problemi preesistenti a livello societario tra De Rossi e qualche dirigente, seguiti dal calciomercato estivo, con acquisti effettuati in ritardo, dal cambio di allenatore dopo 4 giornate... Sono tutte situazioni che hanno destabilizzato un po’ l'ambiente. C'è anche la situazione di Dybala, che doveva andare via e invece è rimasto. Precisando che la sua permanenza in se non e un problema, anzi, questo andirivieni ha destabilizzato l'ambiente e l'andamento in campionato. Io credo che la Roma sia una buona squadra, con una buona rosa a disposizione. Non dico che possa vincere lo scudetto, ma perlomeno dovrebbe lottare per il quarto posto e vederla in queste condizioni dispiace. La contestazione dei tifosi, poi, ingrandisce ancora di più i problemi".


Si può paragonare questo inizio di stagione alla stagione 2004/2005, quella dei 4 allenatori, di cui anche lei fu protagonista?
"Quella stagione, per me, fu ancora più indescrivibile, perché, all'epoca, c'erano problemi diversi e più gravi di quelli di oggi".

Ultima domanda su Bove, giocatore della Roma in prestito alla Fiorentina. La sua cessione, dopo che è stato estromesso dal progetto De Rossi, ha lasciato tantissimi tifosi allibiti. Secondo lei come può un giocatore come Bove, che in meno di due mesi ha conquistato Firenze, essere estromesso dal progetto tecnico della Roma?
"Ognuno vede il calcio in maniera diversa e non sempre si può essere d'accordo con gli altri. Io non lo avrei dato via. Bove sarebbe stato utile alla Roma. È nato nella società, in campo sa fare sempre tutto ed ha spirito di appartenenza. Io ho sempre pensato che avere 3-4 giocatori provenienti dal settore giovanile in prima squadra aiuta a formare lo zoccolo duro della squadra. Faccio riferimento al Milan di Sacchi che aveva Baresi, Costacurta, Maldini, Albertini, tutta gente venuta dal settore giovanile. Era il gruppo che sosteneva l'intera squadra. Quando vedo giovani di talento venduti perché non rientravano nel progetto della Roma mi chiedo sempre il perché. La Roma ha uno dei settori giovanili più forti in assoluto, eppure nessuno è disposto a spendere un po’ di tempo per portarli in prima squadra".