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La Fiorentina prende a pallonate un Lecce in crisi e vince 6-0. Gotti confermato
È una gran bella Fiorentina, quella che si traveste da tennista e certifica la crisi nera del Lecce con un pesantissimo 6-0 rifilato a domicilio ai salentini in quel del Via del Mare. Novanta minuti più recupero che hanno evidenziato la supremazia sul campo dei viola e hanno fatto emergere ancor di più le già emerse problematiche che affliggono i giallorossi.
Palladino - squalificato e sostituito in panchina dal vice Citterio - si toglie così un peso dalla schiena, tornando a vincere una partita in trasferta come non gli riusciva da marzo (era ancora a Monza) e trovando delle risposte squillanti da alcuni protagonisti che ancora viaggiavano nell'ombra. Il suo secondo in comando ha così analizzato la sfida in sala stampa: “Stiamo lavorando da tre mesi, sapevamo che inizialmente potevamo avere qualche difficoltà. Piano piano con il lavoro e grazie alla disponibilità dei ragazzi le cose stanno migliorando. Stiamo raccogliendo i frutti del lavoro. Abbiamo la fortuna di allenare un gruppo di uomini ancor prima che calciatori. Oggi abbiamo perso un giocatore importante come Gudmundsson ma è entrato Beltran che ha fatto benissimo”.
Dopo lunghe riflessioni e un confronto faccia a faccia nel cuore del Via del Mare, il Lecce ha deciso di confermare Gotti in panchina, con il presidente Sticchi Damiani che si è assunto la responsabilità per sconfitta e momento negativo. E dopo un'ora di attesa per chiarire i contorni del momento, lo stesso Gotti si è presentato dai media che lo attendevano: “A fine partita c'è stata l'esigenza di discutere nello spogliatoio con la squadra, senza soffermarsi troppo perché a caldo anche le percezioni possono essere difficoltose. Con serenità abbiamo ragionato con dirigenza e staff tecnico. Il tema della fiducia non è stato neanche preso in considerazione”.
Palladino - squalificato e sostituito in panchina dal vice Citterio - si toglie così un peso dalla schiena, tornando a vincere una partita in trasferta come non gli riusciva da marzo (era ancora a Monza) e trovando delle risposte squillanti da alcuni protagonisti che ancora viaggiavano nell'ombra. Il suo secondo in comando ha così analizzato la sfida in sala stampa: “Stiamo lavorando da tre mesi, sapevamo che inizialmente potevamo avere qualche difficoltà. Piano piano con il lavoro e grazie alla disponibilità dei ragazzi le cose stanno migliorando. Stiamo raccogliendo i frutti del lavoro. Abbiamo la fortuna di allenare un gruppo di uomini ancor prima che calciatori. Oggi abbiamo perso un giocatore importante come Gudmundsson ma è entrato Beltran che ha fatto benissimo”.
Dopo lunghe riflessioni e un confronto faccia a faccia nel cuore del Via del Mare, il Lecce ha deciso di confermare Gotti in panchina, con il presidente Sticchi Damiani che si è assunto la responsabilità per sconfitta e momento negativo. E dopo un'ora di attesa per chiarire i contorni del momento, lo stesso Gotti si è presentato dai media che lo attendevano: “A fine partita c'è stata l'esigenza di discutere nello spogliatoio con la squadra, senza soffermarsi troppo perché a caldo anche le percezioni possono essere difficoltose. Con serenità abbiamo ragionato con dirigenza e staff tecnico. Il tema della fiducia non è stato neanche preso in considerazione”.
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