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Ivan Zazzaroni: "Fiorentina, vittoria fondamentale per Palladino. La squadra ha qualità"
Il direttore del Corriere dello Sport Ivan Zazzaroni ha commentato ai microfoni di Radio Firenzeviola il momento della squadra di Raffaele Palladino: "La vittoria era fondamentale soprattutto per Palladino. C'era freddezza, sembrava come se non fosse ancora entrato nel mood viola. Servivano poi i punti che nel calcio contano solo quelli, i risultati determinano tutto. Quindi vittoria che serviva non importa come. La squadra ha dei numeri e delle qualità anche se ancora non le abbiamo viste.
Penso che il potenziale ci sia, addirittura per me ci poteva essere spazio anche per Beltran dietro alla prima punta, a creare un tridente di qualità. Vedremo se più avanti si verificherà questa cosa prché per il momento non è stato così".
Il noto giornalista si è poi soffermato sull'esordio di Albert Gudmundsson: "L'ho visto l'anno scorso. Ha fatto grandi cose. Può coprire più ruoli. Da Recoba in avanti il numero 10 viene spinto più a sinistra dagli allenatori. Può giocare mezzapunta, mezzala, trequartista, sa dove posizionarsi. È chiaro che se lo metti negli ultimi 30 metri può incidere di più. Quello è il suo terreno. Solo noi ci fermiamo sui moduli, tanti sistemi sono la stessa cosa. I giocatori si muovono, un 4-3-3 è un 4-3-2-1 con i trequartisti più larghi".
Penso che il potenziale ci sia, addirittura per me ci poteva essere spazio anche per Beltran dietro alla prima punta, a creare un tridente di qualità. Vedremo se più avanti si verificherà questa cosa prché per il momento non è stato così".
Il noto giornalista si è poi soffermato sull'esordio di Albert Gudmundsson: "L'ho visto l'anno scorso. Ha fatto grandi cose. Può coprire più ruoli. Da Recoba in avanti il numero 10 viene spinto più a sinistra dagli allenatori. Può giocare mezzapunta, mezzala, trequartista, sa dove posizionarsi. È chiaro che se lo metti negli ultimi 30 metri può incidere di più. Quello è il suo terreno. Solo noi ci fermiamo sui moduli, tanti sistemi sono la stessa cosa. I giocatori si muovono, un 4-3-3 è un 4-3-2-1 con i trequartisti più larghi".
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