Castro e Dallinga, ora tocca a voi: Italiano e il Bologna vogliono evitare un Vlahovic 2.0

Duecentosessantaquattro minuti, zero gol. Trentuno minuti, zero gol. Mister Italiano e il suo Bologna hanno bisogno assoluto delle reti dei loro attaccanti per non far rimpiangere il tanto compianto, ma inevitabile addio di Joshua Zirkzee in estate. Già, perché ad oggi nel reparto avanzato dei felsinei non funziona né il vecchio né il nuovo.

Il vecchio (difficile parlare così di un classe 2004), ossia quel Santiago Castro prelevato a gennaio scorso dal Velez per 12 milioni di euro, ha giocato titolare tutte e tre le prime partite di campionato dei rossoblù: quindi, rispettivamente l'1-1 con l'Udinese, il ko per 3-0 col Napoli e l'1-1 con l'Empoli dell'ultimo turno. Il risultato? Ancora nessuna rete. Ha sicuramente più attenuanti il nuovo acquisto Thijs Dallinga, il classe 2000 scelto appositamente da Sartori qualche settimana fa per sostituire il suo connazionale passato al Manchester United.

L'olandese ex Tolosa, club al quale il Bologna ha sborsato circa 15 milioni di euro, per adesso ha portato in campo i suoi centimetri solamente in due gare su tre: è entrato a 6 minuti dalla fine con l'Udinese, è rimasto in panchina a Napoli e ha giocato 25 minuti con l'Empoli. Stessa sorte dell'argentino e appuntamento col gol rimandato. A quando però? Già urge un cambio di marcia per evitare fin da subito un Vlahovic 2.0, ovvero l'incapacità da parte dei successori del bomber serbo di non farne sentire la mancanza sotto porta a Firenze, proprio mentre la Fiorentina era allenata da mister Italiano.