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Dal mondo del podismo umbro riparte la petizione per uno "Sport libero e per tutti": meno vincoli e burocrazia
ieri alle 12:58News
di Redazione Perugia24.net
per Perugia24.net

Dal mondo del podismo umbro riparte la petizione per uno "Sport libero e per tutti": meno vincoli e burocrazia

(LINK per altro articolo) "Siamo un piccolo collettivo di podisti amatoriali che ha a cuore le sorti del nostro bello sport ed è preoccupato del suo progressivo (e apparentemente inarrestabile) declino: diminuzione dei praticanti competitivi, diminuzione delle gare, aumento dei costi, difficoltà crescenti per gli organizzatori, etc. in un quadro di sempre maggiore peso di adempimenti (il più delle volte inutili) e di regole e regolette di ogni tipo, peraltro presenti solo in Italia. Queste riflessioni (raccolte nel nostro blog: sportliberoepertutti.altervista.org, che vi invitiamo a visitare e a leggere per comprenderne le ragioni) ci hanno spinto a proporre una petizione popolare, sulla piattaforma on-line Change.org, dal titolo “Liberiamo lo sport amatoriale da obblighi e imposizioni che esistono solo in Italia”. In particolare, liberare lo sport dal certificato medico sportivo obbligatorio e dall’assicurazione obbligatoria (cioè quella che acquisiamo col tesseramento), conviene a tutti:

- ai neofiti che si avvicinano alla corsa amatoriale agonistica e che possono sperimentarla liberamente e senza particolari costi;

- ai podisti, che non sono più gravati di costi ed impegni inutili;

- alle società sportive, che non sono più gravate di controlli sui certificati e possono concentrarsi sulla propria mission di fare squadra, attrarre nuovi praticanti, promuovere stili di vita sani ed attivi;

- agli organizzatori di gare, sia piccole che grandi, che sono sollevati da responsabilità ed adempimenti che non hanno nulla a che vedere con la gara e, soprattutto, che possono accedere ad un bacino di potenziali partecipanti molto più ampio (ci sarà un motivo per cui la nostra più grande maratona, quella di Roma, fa 7.500 arrivati, quando Londra ne fa 49.000, Berlino 43.000 e pure la più “provinciale” Valencia ben 26.000…);

- agli ENTI DI PROMOZIONE SPORTIVA, che non saranno mai più ostaggi delle Federazioni, fermeranno la diaspora dei tesserati e, non in ultimo, ridurranno i propri costi potendo essere ancora più attrattivi per chi si affilia;

- alla FIDAL, che smetterà di combattere gli EPS e si concentrerà su quello che deve fare, cioè certificare la regolarità delle competizioni e portare il meglio dello sport italiano (e stavolta tutto, non solo quello suo tesserato) alle competizioni nazionali ed internazionali.

E, infine, conviene alla collettività, che, col diffondersi della pratica sportiva a tutti i livelli, vedrebbe aumentare il livello di salute e di benessere nella popolazione e diminuire la sedentarietà e gli stili di vita poco sani.

Siamo perciò qui a proporvi di approfondire la questione e, se riterrete la nostra iniziativa opportuna e condivisibile, di firmare la petizione e diffonderla tra i vostri associati ed i vostri contatti potenzialmente interessati.

Siamo infatti convinti che solo una presa di posizione “dal basso”, da parte di chi pratica lo sport e ne sperimenta giornalmente i benefici, possa smuovere le Istituzioni e spingerle ad abolire gli inutili ostacoli (lo ripetiamo, esclusivamente italiani) ad una pratica libera e diffusa dello sport, che favorisca realmente la salute ed il benessere nella popolazione. Grazie della vostra attenzione. E buone corse!

Sport Libero e Per Tutti

Per firmare: https://www.change.org/Basta_Obbligo_di_Certificato_e_Assicurazione_Per_Fare_Sport

(attenzione: una volta firmata la petizione può essere necessario confermare la firma sulla mail che Change.org invia ai firmatari non registrati, quindi dopo la firma è bene controllare la propria mail)

Per approfondire (specialmente se ritenete di non essere d’accordo con noi): https://sportliberoepertutti.altervista.org/

C’è una seconda petizione, non meno importante, per chi fosse interessato:

Abbiamo lanciato anche una seconda petizione, più specifica e forse meno comprensibile ai profani del podismo, ma ugualmente importante e, a nostro parere, determinante per rilanciare il nostro settore: quella per l’abolizione della convenzione FIDAL-EPS e per il ritorno alla completa reciprocità, come era in passato (cioè prima del 2016).

Per firmare: https://www.change.org/NoConvenzioneEpsFidal