POESIO A RFV, A gennaio ritocchini ascoltando il mister
Ernesto Poesio caposervizio de Il Corriere Fiorentino è intervenuto a Radio FirenzeViola durante Palla al centro per parlare di attualità viola, a partire dalla titolarità di Luca Ranieri, da lui intervistato nei giorni scorsi. Ecco le sue parole:
"I giocatori sono consapevoli che è cambiato molto rispetto al percorso di Italiano che ha dato tanto e lo testimoniano le finali fatte, si esaltava in attacco ma d'altra parte portava a grandi rischi in difesa. Intervistando Luca Ranieri, ho avuto la percezione che il gioco di Palladino sia più nelle corde del nostro calcio e i giocatori lo conoscono meglio. Il gioco Italiano rompe di più ed è più efficace in Europa, perché anche con il Bologna fa bene nonostante i risultati, come a Liverpool, ma con questo gioco si sente più protetto, con attenzione tattica e difensiva e propensione alle ripartenze e bisogna sempre saperlo fare. Uno esteticamente pensa al tikitaka ma poi ad infiammare è sempre il contropiede, la ripartenza è divertente e accende i tempi di gioco e richiede di sapere i tempi di gioco e conoscenza con i compagni. Tutti i giocatori viola hanno bisogno di spazio e in questo sistema si esaltano".
La fascia lo ha tranquillizzato? "Il giocatore ha confermato che da capitano la responsabilità di dover essere d'aiuto ai compagni ti costringe ad essere più lucido anche nel tempo d'intervento e non con la foga dal primo minuto. E in effetti ora Ranieri le sta giocando tutte e senza crampi proprio perché è un fatto mentale, sta lavorando su questo aspetto".
Respiri ottimismo per la ripresa? "Il Como non è partita facile, perché ha avuto tempo di prepararla e senza tanti nazionali pur avendo problemi di rosa. Ora sono d'accordo con Palladino che dipende tutto dalla Fiorentina se riuscirà a rimanere in alto. Il secondo posto della Fiorentina non è casuale pur essendo partita con l'handicap. La crescita si è vista ed è stata solida, partita per partita, anche quando non hai giocato benissimo e questo dà fiducia".
Ottimista anche sul mercato? "Non mi aspettavo le parole di Commisso e vanno bene così. Ma non credo ci sia bisogno di tanti ritocchi ma solo un attaccante di riserva, magari di esperienza e che sappia di dover dare fiato a Kean, e forse un esterno o un centrocampista; secondo le richieste di Palladino".