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tmw / fiorentina / L'editoriale
ATTENTA FIORENTINA, NON FARTI INGANNARE DALLA CLASSIFICA. COMO SQUADRA TECNICA CHE HA IN PAZ UNO DEI MIGLIORI DEL CAMPIONATO
Oggi alle 00:00L'editoriale
di Alberto Polverosi
per Firenzeviola.it

ATTENTA FIORENTINA, NON FARTI INGANNARE DALLA CLASSIFICA. COMO SQUADRA TECNICA CHE HA IN PAZ UNO DEI MIGLIORI DEL CAMPIONATO

I soli 10 punti della sua classifica possono dare un’idea sbagliata del Como. Per il gioco, le idee e la capacità di aggredire l’avversario non è da zona-salvezza, è qualcosa di più, qualcosa di meglio. Sulla mentalità della squadra allenata da Fabregas fanno fede i numeri: delle ultime 6 della classifica, quelle attualmente in lotta per non retrocedere, il Como ha il miglior attacco (13 gol segnati) e la peggior difesa (23 subiti). Il Como si butta, attacca, pressa alto, non fa respirare chi gli sta di fronte e quando recupera palla diventa pericoloso perché davanti gioca con due ali vere (Strefezza e Fadera) e una prima punta di movimento (Cutrone che ha già segnato 4 gol). Partendo da dietro, anche il ventenne Nicolas Paz arriva in zona-gol con una certa sollecitudine esoprattutto con fantasia.

Di proprietà del Real Madrid, l’argentino è il giocatore più talentuoso del Como e uno dei migliori, come qualità tecnica, di tutto il campionato. Non a caso l’anno scorso, a diciannove anni, Carlo Ancelotti lo ha fatto debuttare nella Liga e poi in Champions, dove ha segnato un gol nel 4-2 contro il Napoli. Ma tutto il Como è dotato di un’ottima tecnica ed è un vantaggio per la Fiorentina l’assenza di Sergi Roberto contemporanea a quella di Maximo Perrone e di Mazzitelli. Il centrocampo comasco andrà rivisto a fondo dal tecnico spagnolo, ma l’idea di arretrare Da Cunha (che ha ricoperto più di un ruolo in questa stagione) nella partita di Genova è risultata vincente.

Fabregas la riproporrà contro la Fiorentina. E’ una squadra tutta nuova, in estate sono arrivati (o rientrati dal prestito) ben 19 giocatori. Fabregas non ha impiegato molto a farne squadra. Aveva iniziato male, al debutto in Serie A prendendo tre gol dalla Juventus a Torino e giocando una partita da niente. Si è ripreso subito, ha toccato il punto più alto di questa prima parte di campionato a Bergamo quando ha battuto l’Atalanta e la giornata successiva ha fatto il bis nello scontro diretto col Verona. Dalle tre sconfitte di fila (Torino, Lazio ed Empoli) è uscito grazie al pareggio di Marassi contro il Genoa, dove ha giocato una partita da applausi tanto ché lo stesso Gilardino, con grande onestà, ha ammesso che «meritavano di più loro».

Il Como si muove tutto insieme, i reparti sono stretti, fra le linee c’è sempre poco spazio. Ce n’è però alle sue spalle e la Fiorentina ha già dimostrato di saper colpire in contropiede (ultimo esempio, l’assist di De Gea per il 3-1 di Kean contro il Verona). E’ una squadra che non difetta di dinamismo, grazie al lavoro dei due esterni, l’ex leccese Strefezza (che però è in dubbio, come ha anticipato Fabregas) e il giovane gambiano Fadera. Dopo la Fiorentina, giocherà due scontri diretti per la salvezza prima col Monza in casa e poi a Venezia. Un pezzo del suo destino verrà scritto in quei 180 minuti.