YES, WE KEAN
È inutile girarci intorno: Moise Kean è il grande trascinatore di questa Fiorentina da sogno. L'attaccante acquistato in estate dalla Juventus e arrivato tra i mugugni perché proveniente da una stagione con zero gol all'attivo, è la grande scommessa che al momento Palladino e Pradè stanno vincendo. Catalizzatore del gioco offensivo, sta anche segnando con una continuità impossibile da prevedere solo pochi mesi fa, un gol ogni 124 minuti.
Il fattore K - Con un terminale offensivo in fiducia come Kean, e con una rosa di titolari che intorno a lui ne stanno esaltando le caratteristiche, la Fiorentina è tornata a sognare in grande. Forse dai tempi di Sousa non si vedeva una squadra così connessa col proprio attaccante di riferimento: in quel periodo c'era Kalinic, ora è sempre il fattore K di Moise a fare la differenza. Questo rendimento ha permesso ai tifosi viola di tornare a parlare di Champions senza seguire la frase con una risatina isterica, ed è già questa una prima vittoria da festeggiare restando saldamente con i piedi per terra.
Evitare nuovi Benalouane - La Fiorentina del portoghese però dovrà servire da esempio. A gennaio lo stesso Kean andrà aiutato con una "riserva" che possa alleggerire il suo minutaggio senza il rischio di perdere troppo tra titolare e sostituto. Serviranno pochi interventi di mercato ma uno sarà proprio riferibile al ruolo dell'ex Juve. E sarebbe delittuoso fare ciò che venne fatto a quella bella squadra che lottava al vertice prima di accogliere in rosa alternative come Benalouane e Tino Costa. Servirà un lavoro chirurgico per evitare di togliere fiducia a Kean ma che allo stesso tempo possa garantire un'alternativa più performante rispetto alla situazione attuale.
Sognare da sfavoriti - Nel gennaio del 2008, un Barack Obama che partiva da underdog alla corsa alla Casa Bianca, pronunciò un discorso che venne poi sintetizzato con un evocativo: "Yes, we can". Allo stesso modo la Fiorentina si sta presentando alla campagna per la rincorsa di un posto Champions sempre da Cenerentola ma con un'arma che non può essere sottovalutata. Si tratta proprio di Moise Kean, leader tecnico che ha pochi ma chiarissimi obiettivi: far ricredere tutti coloro che non lo avevano "capito" e portare in alto la Viola, più in alto anche di quanto possa tutt'oggi sembrare possibile. Yes, we Kean.