GABBANINI A RFV, Dopo il Tottenham potevo lavorare con ACF. Voglio fare il DS in Italia
Leonardo Gabbanini, ex tecnico degli allievi nazionali della Fiorentina ed ex Caposcout al Tottenham, ha rilasciato un'intervista a Radio FirenzeViola. Ecco le sue parole:"In Inghilterra, il capo scout sceglie i giocatori insieme al direttore sportivo, che invece gestisce maggiormente la squadra e l’allenatore. È chiaro che, dopo il mio ruolo al Tottenham, mi aspettavo qualche offerta come direttore sportivo in Italia. Aspetto qualcosa dall'Italia, nel frattempo faccio il consulente, un ruolo che non comporta rischi e dove si danno solo consigli, anche se mi mancano le partite".
Sulla possibilità di essere vicino alla Fiorentina:
"La situazione era particolare. La Fiorentina, in quel momento, stava definendo la parte dirigenziale, mentre io seguivo il mio percorso. Eravamo distanti su ciò che volevamo, e non siamo mai arrivati ad approfondire il discorso. È stata più un’indagine che una vera e propria offerta. La situazione è normale: ho preferito stare fermo piuttosto che fare un passo indietro, e alla Fiorentina mi avrebbero potuto offrire solo il ruolo di direttore tecnico, che non avrei potuto accettare".
Su come i giocatori arrivano in prima squadra oggi:
"Siamo ancora molto indietro rispetto all'estero, c’è ancora tanto da fare. Molti giocatori sono già pronti. Credo che sia cambiata la generazione: prima c’erano dinamiche di spogliatoio da rispettare, dovevi quasi guadagnarti la fiducia dei giocatori più esperti. Oggi la situazione è cambiata, tutto è più giovane e dinamico, anche se in Italia c’è ancora molta strada da fare. Gli allenatori che prediligono la corsa spesso danno la priorità a questo aspetto".
Sul fatto che i giovani spesso vanno all’estero, come Pafundi e Calafiori:
"Se si considera che Calafiori era molto considerato alla Roma nel settore giovanile, ma nessuno ha veramente creduto in lui, infatti è andato a giocare in Svizzera. Le scelte non possono essere fatte solo con i numeri o la tecnologia".
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