RIVOLUZIONI A CONFRONTO
La falsa partenza da 3 punti in 4 partite ha rinforzato determinati tabù, non ultimo quello relativo ai precedenti con il mentore Gasperini. Raffaele Palladino ricomincia dalla Lazio, formazione contro la quale (ai tempi del Monza) non ha mai vinto, e da Marco Baroni, tecnico contro il quale si sono alternate gioie e dolori (domani sarà la quarta volta che i due si trovano di fronte con una vittoria per parte e un pareggio).
Rivoluzione biancoceleste – Di certo al Franchi arriva una formazione, la Lazio, che ha cambiato parecchi interpreti in estate e che esce dal mercato con un volto diverso. La stessa assenza di Castellanos potrebbe obbligare Baroni a cambiare le carte sulla trequarti, valutando persino l’impiego dell’ex Castrovilli, ma più in generale è chiaro come la Lazio al pari della Fiorentina sia all’inizio di un percorso nuovo.
Aspettando Gudmundsson – Dall’altra parte la grande discriminante si chiama Gudmundsson, che si tratti di partire dall’inizio o di entrare dalla panchina. L’islandese è reduce da una settimana di lavoro in gruppo e contando le difficoltà della truppa dei trequartisti potrebbe anche essere arrivato il momento di gettarlo nella mischia alle spalle di Kean. Una soluzione attesa tanto quanto i correttivi alla difesa, per non ritrovarsi domenica al Franchi a rimbalzare contro un altro tabù come avvenuto a Bergamo.