UNA SQUADRA IN MISSIONE. ORA LE COSE SI FANNO SERIE
Era normale che questo momento sarebbe arrivato nella stagione della Fiorentina, e dopo 17 giornate le cose stanno iniziando a farsi davvero serie: le vittorie di Milan, Bologna, Napoli e Lazio, in attesa delle altre partite della domenica di Serie A, mettono Palladino e la sua squadra nella condizione non invidiabile di dover vincere quasi obbligatoriamente per non perdere il treno. Niente di definitivo, questo è chiaro, ma la sconfitta di Bologna e il fatto che davanti nessuna stia perdendo un colpo rendono l'impresa di stare lassù di De Gea e compagni sempre più difficile.
Il dicembre della Fiorentina - Con l'Udinese domani sarà la penultima partita di questo dicembre così complicato sia dal punto di vista fisico che da quello mentale, tra la questione Bove, i tanti impegni e non ultimo il lutto vissuto dall'allenatore viola proprio il giorno della partita. Se escludiamo la partita da recuperare con l'Inter, questo mese che si appresta a concludersi con la Juventus il 29 ha visto la Fiorentina abbassare un po' il ritmo incredibile tenuto a novembre, riuscendo comunque a ottenere due vittorie con Cagliari e Lask ma anche l'esclusione dalla Coppa Italia e la prima sconfitta da oltre due mesi a questa parte in campionato, per non parlare della trasferta più complicata del previsto a Guimaraes.
Lo smalto da ritrovare - Chiaro dunque che l'obiettivo di Palladino e del suo staff è far ritrovare alla squadra quello smalto che soprattutto tra fine ottobre e inizio novembre ha fatto della Fiorentina una delle sorprese del campionato. Il ritmo da qui a marzo sarà decisamente più blando con una partita a settimana a parte rari casi, ma è soprattutto la condizione di alcuni elementi che deve essere ritrovata. Giocatori come Gosens o Adli sono stati spremuti al massimo così come Cataldi, anche se è Gudmundsson il vero ago della bilancia: prima il grande acquisto estivo tornerà al 100% della forma, prima la Fiorentina potrà tornare a ingranare punti e prestazioni.