POESIO A RFV, Monte ingaggi limitante. Milenkovic...
Il giornalista del Corriere Fiorentino Ernesto Poesio è intervenuto ai microfoni di Radio FirenzeViola durante la trasmissione "Palla al Centro" per parlare dell'attualità di casa Fiorentina. Queste le sue parole a partire da un giudizio su questa prima parte di preparazione estiva dei viola: "Il mercato si muoveva prima qualche anno fa. Questo inizio è stato soprattutto atletico più che tattico, anche perché mancano tanti interpreti. In un anno in cui si cambierà molto io penso che la Fiorentina debba avere tempo. I viola non potranno essere pronti anche a livello tattico al 18 agosto".
Ci possiamo aggrappare all'estate in cui iniziò il triennio di Montella?
"Bisogna aggrapparsi a tutto. Bisogna dare il tempo di portare a termine le operazioni. Alcune squadre si sono già mosse, abbiamo un po' di ritardo. Anche perché sono sorti dei problemi con il monte ingaggi da ridimensionare. Il rischio è che tu finisca per ringiovanire molto la squadra quando un po' di esperienza nei ruoli chiave servirebbe. Questo aspetto è quello più limitante, rispetto anche alle cessioni che non si sbloccano come quelle di Ikonè e Nzola. L'aspetto del monte ingaggi, in una fase di ripartenza, è molto limitante".
Sulle possibilità di creare una squadra forte con il ridimensionamento del monte ingaggi
"Si può, assolutamente sì. Il monte ingaggi della Fiorentina è alto, anche rispetto alla posizione di classifica raggiunta. Non c'è stata la resa giustificata dalla spesa. Tutto parte dal lavoro di scouting fatto bene come fatto dal Bologna. Bisogna avere il coraggio di investire su alcuni giocatori. Beltran ad esempio non ha un ingaggio alto, nonostante la cifra spesa per il cartellino sia stata elevata, e il prossimo anno potrebbe essere il calciatore che rende di più di quanto percepisce a livello di stipendio".
Cifra bassa per il cartellino di Milenkovic?
"Penso non ci sia stata resistenza per il discorso del monte ingaggi e perché Palladino non l'ha ritenuto insostituibile. Evidentemente c'è stata una valutazione dell'allenatore e poca resistenza da parte della società. Magari non aveva neanche tanto mercato Milenkovic. Penso sia stata una scelta anche perché Pongracic ha caratteristiche leggermente diverse dal serbo".