
Evangelista incanta al Viareggio: dall'idolo Correa alla passione per la Formula 1, ecco chi è
Con quel capello lungo scuro, quei calzettoni abbassati e quel numero 7 sulle spalle ha ricordato a tanti un esterno che negli ultimi anni ha scritto alcune tra le più belle pagine del campionato di Serie A (il riferimento - con le dovute proporzioni - va a Kvaratskhelia) eppure a Carlo Evangelista, freccia della Fiorentina Under-18 che ha conquistato la finale della Viareggio Cup, non spaventano i paragoni scomodi. Anzi, è sempre stato un giocatore amante delle sfide a tutti i livelli. Non è un caso se, a soli dodici anni, ha scelto di allontanarsi da casa con la mamma per provare ad arrivare nel calcio che conta. E per il momento verrebbe da dire che ha percorso le tappe più giuste, visto che il classe 2007 nato a Terni, dopo i primi anni passati nella scuola calcio del suo paese (la AMC 98), è passato prima alla Ternana (dove ha giocato un anno), poi al Perugia (dove è stato per quattro stagioni) e infine alla Fiorentina con cui ha firmato nel 2019.
Magie per Rocco
E alla quale Evangelista - sei gol e altrettanti assist fin qui in stagione, tra campionato e Viareggio a cui si aggiunge il clamoroso incrocio dei pali colpito ieri contro il Sassuolo - ha scelto di legarsi di recente ancor più a doppia mandata, alla luce del primo contratto da professionista siglato la scorsa settimana. Un prolungamento che ha fatto felice tanto la famiglia, che lo segue in tutte le sue gare in maglia viola, quanto gli agenti del gruppo Pastorello che ormai assistono Carlo da alcuni anni. Un gruppo di persone che ne hanno saputo apprezzare ogni suo pregio: dalla corsa, al dribbling fino al grande senso del gol messo più volte in mostra. Tutte doti che Evangelista è pronto a sfoderare anche domani pomeriggio, quando allo stadio Dei Pini andrà in scena la finalissima del Viareggio contro il Genoa. Magari sotto gli occhi di Rocco Commisso, arrivato oggi a Firenze.
Lazio e motori, che passioni
Ma chi è Evangelista fuori dal campo? Se sul terreno di gioco tutti si sono accorti delle abilità del classe 2007 nel ricoprire il ruolo di esterno alto a destra (ma in passato è stato provato anche terzino e mediano) e della sua tenacia nel far fronte anche a momenti difficili (qualche anno fa, ai tempi dell’Under-15, un brutto infortunio al ginocchio lo ha tenuto ai box per quattro mesi), ma pochi sanno che tra le passioni di Carlo ci sono anche la Lazio (di cui è tifoso al pari di tutta la famiglia, al punto da avere come modelli Correa e Zaccagni) e la Formula 1, che segue con passione al pari della Moto GP. Studente modello (nelle materie umanistiche sa dare il meglio di sé), il sogno di Evangelista resta quello di arrivare in Serie A con la maglia della Fiorentina. Anche per questo, in passato, ha saputo dire no alle offerte - anche dall’estero - che sono arrivate sul suo conto. Per adesso, però, il debutto coi grandi può aspettare: prima infatti c’è da vincere il Viareggio.






