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Sì, è tutto vero... Notte pazzesca. Juventus umiliata, grande Fiorentina. Ora ci siamo col 3-5-2 Gud, Fagioli, Gosens... Con questa qualità si può decollare. La Fiesole ha trascinato anche le gruTUTTO mercato WEB
Oggi alle 00:00L'editoriale
di Mario Tenerani
per Firenzeviola.it

Sì, è tutto vero... Notte pazzesca. Juventus umiliata, grande Fiorentina. Ora ci siamo col 3-5-2 Gud, Fagioli, Gosens... Con questa qualità si può decollare. La Fiesole ha trascinato anche le gru

Serate così le sogni e quando si trasformano in realtà salta il tappo, le bollicine escono fuori, la festa può cominciare. Sì, è tutto vero, una notte pazzesca. Perché se la partita con la Juventus non sarà mai come tutte le altre anche la vittoria è imparagonabile a tutto il resto. Bianconeri umiliati, disintegrati. Loro mai in partita, Fiorentina presente su ogni zolla con anima, convinzione, gioco.

Poteva finire peggio per Motta e la sua squadra allo sbando, senza capo né coda, monocorde in quel palleggio asfittico senza sbocchi offensivi. De Gea ha i guanti puliti, mentre Di Gregorio si è chinato tre volte a raccattare i palloni velenosi di Gosens, Mandragora e Gudmundsson. E Kean, uno dei tanti ex di questa partita, ha sfiorato il palo, altrimenti avremmo parlato di poker viola. In compenso Moise ha fabbricato una prestazione delle sue, piena di coraggio, fisicità, aiuto ai compagni. Kean è una belva. 

Palladino negli ultimi tempi si è beccato molte critiche per le cose che non funzionavano, a cominciare dai lacunosi secondi tempi. Stavolta deve incassare le lodi perché ha preparato benissimo la sfida, conoscendo a fondo tutte le criticità della Juventus. Palladino ha fatto svolgere alla Fiorentina la partita che avrebbe dovuto fare. I suoi uomini lo hanno seguito alla lettera, lo spartito è stato interpretato perfettamente, si è visto anche più coraggio. Motta non ci ha capito nulla, mentre Palladino è stato chirurgico.

Il merito più grande, però, è stato sfruttare i giocatori migliori anche se nel gruppo ce ne sono altri validi. Chi scrive non era convinto della scelta di tenere fuori Comuzzo che rimane un giovane straordinario, ma Pablo Marì ha firmato una prova davvero di sostanza. Palladino, forse anche per alcune assenze, nelle settimane precedenti aveva fatto fatica a inquadrare quale fosse la formazione più congeniale e la disposizione tattica. Oggi possiamo dire che col 3-5-2 ha rimesso a posto la Fiorentina, non perché il modulo sia determinante - sono i giocatori a vincere le partite, non gli allenatori - ma perché con questa disposizione geometrica sul campo si esaltano le caratteristiche dei singoli.

Palladino ha compreso che ci sono elementi come Fagioli e Gudmundsson - l’islandese pur avendo giocato poco è già a 8 gol stagionali - dei quali si fa male a meno. Devono essere centrali nel telaio viola. Fagioli ha fatto 2 assist e diretto egregiamente pur agendo da mezzala. Davanti alla difesa, infatti, è stato piazzato un ‘equilibratore’ come Cataldi, un altro da voti alti in pagella. La qualità di Fagioli ce l’hanno in pochi in Italia. Gudmundsson sta tra le linee, è intelligentissimo, ma soprattuto fa gol perché centra sempre la porta. Uomo di di reti e assist. In altre parole, indispensabile nella Fiorentina. Non può stare fuori uno così e poi con Kean si è integrato alla perfezione.

Mandragora, gregario di lusso, ha estratto dal cilindro una gara sontuosa. Adesso è il collante tra Cataldi e Fagioli. Gosens è un protagonista assoluto, che bel gol. In porta c’è De Gea e lo conosciamo bene. Davanti a lui Pongracic sta salendo di rendimento, di Pablo Marì abbiamo detto, Ranieri è una certezza. In più c’è Comuzzo convocato in Nazionale. Dodò sta recuperando sprint, un’altra buona notizia. E non dimentichiamo Adli, Beltran, Folorunsho, Ndour e gli altri della rosa. Detto questo, nel godimento diffuso, non possiamo non ricordare dove si trovi in classifica ora la Fiorentina. Con queste potenzialità l’ottavo posto non torna e la speranza è che dopo aver passeggiato su una Juve a pezzi, i viola possano decollare. Mancano 9 turni alla fine, con 27 punti in palio. Poi ci sono i quarti di Conference. Tutto è in ballo e le soddisfazioni si possono ottenere. 

La Fiorentina ha vinto grazie, e in particolare, alla propria gente. In uno stadio inguardabile per come è mutilato e ridotto nella propria capienza, la Curva ha trascinato tutti gli altri settori, comprese le gru sotto la Fiesole… Una bolgia infernale senza interruzioni, iniziata con una coreografia in linea con la rivalità storica con la Juventus. Perché Firenze sceglie sempre i colori forti…