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tmw / fiorentina / L'editoriale
Momenti diversi tra Fiorentina e Juve, ma pure similitudini tra Palladino e Thiago Motta. Gli ex Fagioli e Kean, oltre il carisma di Gosens, per affondare la Vecchia SignoraTUTTO mercato WEB
Oggi alle 10:26L'editoriale
di Tommaso Loreto
per Firenzeviola.it

Momenti diversi tra Fiorentina e Juve, ma pure similitudini tra Palladino e Thiago Motta. Gli ex Fagioli e Kean, oltre il carisma di Gosens, per affondare la Vecchia Signora

Sarebbe quasi il caso di non dirlo, anche solo per motivi scaramantici, eppure Fiorentina e Juventus arrivano alla sfida di oggi in momenti se non proprio opposti quanto meno diversi. In casa viola la vittoria sul Panathinaikos concede una tregua alle piogge di dubbi degli ultimi tempi (metafora tutt’altro che casuale per una sfida il cui rinvio non è mai stato all’ordine del giorno) mentre i bianconeri arrivano con il peso delle recenti delusioni tra la dura lezione di calcio rimediata dall’Atalanta e l’inaspettata eliminazione dalla Coppa Italia.

Palladino, Thiago Motta e due destini da chiarire
La similitudine, semmai, riguarda il destino di entrambe le panchine, anche in casa viola la fiducia nei confronti di Palladino è stata di recente ribadita a ridosso del match di ritorno con il Panathinaikos. Il fatto che la dirigenza abbia voluto far intendere che l’allenatore non sarebbe comunque finito in discussione a prescindere dai risultati delle due gare che precedono la sosta è ulteriore conferma a un sodalizio destinato a proseguire fino a fine stagione, ma nell’ottica del prossimo anno molto deve essere ancora deciso. Un po’ come nel caso di Motta che uscito dalla Coppa Italia, e nettamente sconfitto da Gasperini, è già costretto a confrontarsi con le prospettive della prossima annata che vedrebbero altri nomi (Mancini?) sulla panchina bianconera.

L’ispirazione degli ex Fagioli e Kean e il carisma di Gosens
Di certo per la Fiorentina la gara di oggi è l’occasione buona per dare continuità alla serata di giovedì, e anche un ottimo test per capire se il primo tempo contro i greci sia la certificazione di una lenta ma costante uscita dal tunnel delle delusioni degli ultimi mesi. Sotto questo profilo è lecito pensare che Palladino dia continuità a modulo e interpreti, recuperando sì Pablo Marì e Ndour ma confermando un 3-5-2 nel quale alcuni tasselli restano imprescindibili. Tra questi sono soprattutto gli ex bianconeri Fagioli e Kean che possono guidare la Fiorentina lungo una gara mai banale da queste parte. Se il centrocampista si è preso il centrocampo grazie a qualità evidenti il centravanti è da poco entrato nel gruppo dei cannonieri più importanti della storia del club, da Toni e Gilardino, e sarà soprattutto dalla loro ispirazione (oltre che dal carisma di un leader come Gosens) che oggi passano la maggior parte delle speranze di andare alla sosta del campionato con un’altra iniezione di fiducia come sarebbe quella di un successo sulla Vecchia Signora.