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Verso la (prima) “finale” di Conference che è già la priorità della stagione. Il gol di Gud e i ritorni di Adli e Folorunsho i motivi per essere ottimisti.TUTTO mercato WEB
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Oggi alle 00:00Copertina
di Tommaso Loreto
per Firenzeviola.it

Verso la (prima) “finale” di Conference che è già la priorità della stagione. Il gol di Gud e i ritorni di Adli e Folorunsho i motivi per essere ottimisti.

Come una finale, anche se una finale non è. C’è poco da girarci intorno, il ritorno dell’ottavo di finale europeo contro il Panathinaikos segna un vero e proprio spartiacque nella stagione della Fiorentina, là dove la stessa eliminazione dalla coppa Italia aveva sancito la caduta di una prima fetta di quelle ambizioni sventolate in estate. 

La Conference per salvare le ambizioni d’inizio stagione
Oggi che i viola si sono visti riprendere e poi superare prima dal Bologna e poi dalla Roma il valore della Conference League si è raddoppiato. Non più solo l’opportunità di rompere un tabù che dura da oltre 24 anni (tanto è passato dall’ultima volta in cui in casa viola si è alzato un trofeo al cielo) ma pure la strada più semplice da percorrere per salire di livello, il prossimo anno, in Europa. E’ chiaro che a lungo andare trovarsi di fronte il Chelsea in un’ipotetica terza finale mette i brividi soltanto ripensando a come sono andate le cose negli ultimi due anni, ma su una cosa c’è da dar ragione a Palladino: quella di giovedì è una sfida che vale quanto una finale. 

Strada in salita in campionato
Inutile negare che in campionato la strada si sia fatta in salita, i punti che le concorrenti hanno guadagnato sui viola sono lì a testimoniarlo, e anche se a 10 giornate dalla fine ci sono i margini per recuperare terreno il prossimo trittico di sfide (Juventus e Atalanta in casa, Milan in trasferta) rischiano di peggiorare ulteriormente uno scenario già in bilico. Con 9 sconfitte nelle ultime 16 partite i viola hanno dissipato il vantaggio autunnale in modo preoccupante, e d’altronde dalla sedicesima giornata in poi solo Venezia, Monza, Parma ed Empoli hanno fatto meno punti della Fiorentina. Insomma qui non siamo di fronte a una non richiesta alluvione di negatività, ma a numeri che certificano un calo costante più o meno da quando Bove è rimasto fuori con tutte le conseguenze del caso. 

I recuperi di Adli r Folotunsho, l’importanza di Gudmundsson e un approccio da non fallire
Intanto da Napoli la Fiorentina è tornata con il sesto centro stagionale di Gudmundsson (secondo marcatore del gruppo dietro a Kean) e con il ritorno tra i convocati di Adli. Il gol dell’islandese è ancora solo un lampo in una prestazione non esattamente brillante, almeno in termini di continuità nei 90 minuti, ma testimonia l’importanza del suo talento in una rosa dove mancano altri realizzatori. Nell’ottica della sfida ai greci aver ritrovato il gol di Gud fa il paio con la disponibilità di Adli, uno che in mezzo al campo, magari accanto a Fagioli, può garantire a tutta la squadra quella fantasia che negli ultimi tempi è andata perduta. Senza contare che pure il rientro in gruppo di Folorunsho è un’ottima notizia. Se Palladino deve ancora sciogliere tutti i dubbi su chi andrà in porta la differenza dovrà farla l’approccio e l’atteggiamento in una sfida da dentro o fuori, con la consapevolezza che in palio ci sarà molto di più di un semplice quarto di finale, ma probabilmente l’intera stagione della Fiorentina. Che altrimenti rischia di approssimarsi al capolinea ancor prima che il calendario segni l’inizio della primavera.