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Un ko che "dà morale" alla Fiorentina ma serviva più coraggio. Il gol può essere la svolta di GudmundssonTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 20:00Copertina
di Luciana Magistrato
per Firenzeviola.it

Un ko che "dà morale" alla Fiorentina ma serviva più coraggio. Il gol può essere la svolta di Gudmundsson

Una sconfitta può dare morale? Di sicuro, almeno a sentire le parole di Pradè e di Palladino che stavolta sulla partita sono d'accordo perché la Fiorentina alla fine ha "rischiato" di pareggiare contro un Napoli forte e rinvigorito dalla scorsa gara con l'Inter oltre che partito a mille, come solo una squadra di Conte può fare. "La partita di oggi ci dà la consapevolezza che siamo una grande squadra. Abbiamo tenuto il campo fino alla fine, potevamo pareggiarla, abbiamo ritrovato il possesso che per noi è fondamentale" ha spiegato il direttore sportivo Pradè che certo negli ultimi tempi non aveva risparmiato critiche alla squadra. Ed anche Palladino ha quasi esultato, dicendo che la Fiorentina "è quella del secondo tempo". La speranza è che una buona prestazione abbia dato entusiasmo e consapevolezza per il proseguo della stagione, che passa ora da due partite importantissime. La squadra insomma è sembrata viva.

Serviva più coraggio
Ma certo la classifica si complica (sorpassati anche dalla Roma e fuori dalla zona Europa) e non si può essere mai contenti di una sconfitta che rischia di farti sprofondare nell'anonimato, soprattutto se dalle parole di Parisi nel pre gara ("Dobbiamo sfidare il Napoli in ripartenza, faremo il gioco che abbiamo pianificato in queste ore") si capisce che la Fiorentina aveva preparato una partita di attesa e rimessa e dunque con poco coraggio. E con un attacco così importante e un Lobokta ispirato a centrocampo lasciare l'iniziativa al Napoli non è stata certo una bella mossa. Anche perché quando la Fiorentina ha provato a giocare in alcuni tratti di gara, si è vista tutta la paura lasciata agli azzurri dal periodo negativo attraversato e i viola hanno messo in difficoltà l'avversaria. Questo per dire che la sveglia stavolta è arrivata, ma sempre tardi, sempre dopo gli schiaffoni che Palladino stesso dopo Atene aveva chiesto di evitare per avere una reazione (anche se lo stesso tecnico non accetta paragoni con la gara di Conference).

La svolta per Gudmundsson? 
Con Kean a secco dal 6 febbraio, quando ha segnato la doppietta in casa contro l'Inter (poi due partite le ha anche saltate, una per squalifica ed una per l'infortunio alla testa), oggi a fare il gol ci ha pensato Gudmundsson, su assist proprio del compagno di reparto, sempre utile anche quando non segna. Gudmundsson rimasto in campo tutto il tempo anche per trovare quella continuità finora mancata anche a causa dei numerosi infortuni, è tornato al gol dopo quello fatto al Genoa il 2 febbraio, sesto di questa stagione (compreso quello in Conference al Lask). La speranza è dunque che il giocatore ritrovi fiducia e quel feeling con Kean che tanto ha fatto sognare Firenze in estate.