
Palladino finalmente ha trovato la quadra. Il 3-5-2 è l'assetto più equilibrato per i viola. A Fagioli vanno date le chiavi della regia. Senza Kean è vita dura... ma ora torna. Atene senza scherzi, la Conference conta
Aspettiamo riprove, ma la sensazione è che Palladino finalmente abbia trovato la quadra. Era già successo nel girone di andata quando gli avevano consegnato il prodotto finito all'inizio di settembre. Il tecnico impiegò 4 partite (con 3 pari e una sconfitta) prima di masticare e digerire la pietanza. Poi arrivò il filotto di 10 gare utili consecutive in campionato con un solo pareggio e 9 vittorie (di cui 8 consecutive). Il copione sembra essersi riproposto dopo il mercato di gennaio. Dall'inizio di febbraio i viola hanno vinto il recupero con l'Inter e contro il Lecce, ma hanno perso con Inter (gara del girone di ritorno), Como e Verona. A settembre la svolta fu nell'intervallo della sfida con la Lazio quando Palladino passò dalla difesa a 3 a quella con 4 uomini. Ora è accaduto il contrario: l'allenatore di Mugnano è approdato al 3-5-2 dopo che in tanti, tifosi e stampa, avevano invocato quella soluzione. La Fiorentina attuale, rimodellata con la sessione invernale delle trattative, evaporati gli esterni, sembra vocata al 3-5-2 ma non tanto per il modulo che conta il giusto, quanto per le caratteristiche degli uomini.
La terza linea come settore ha 5 calciatori (Comuzzo, Pongracic, Ranieri, Pablo Marì e Moreno) e per tanto almeno 3 sono titolari. In questo modo, pronti via, ci sono meno esclusi. A centrocampo Dodo' e Gosens, in particolare quest'ultimo, vengono restituiti ad una posizione più consona alla loro natura. Possono sprigionare la corsa, arrivando sul fondo per fornire assist: a Roma contro la Lazio furono di loro i passaggi vincenti e col Lecce la partita è stata vinta grazie al cross di Dodò per la testa precisa del tedesco. Due esterni dunque e nella cerniera 3 centrocampisti, se Dio vuole. Siamo sempre stati convinti che la mediana a due soffrisse molto, soprattutto da quando dalla fascia era uscito Bove che scivolando nel mezzo donava un contributo fantastico. In avanti Kean, praticamente indispensabile per la Fiorentina, per fortuna ad Atene dovrebbe essere in campo, e Gudmunsson. Con Zaniolo e Beltran in corso d'opera, senza dimenticare Colpani e Folorunsho che a Verona un paio di anni fa ha svolto quella mansione.
I 3 punti sul Lecce sono stati fondamentali, da lasciare dietro tutto il resto. Contava solo la vittoria ed è arrivata. Rispetto alle modalità si potrebbe scrivere a lungo. Palladino si arrabbia per le critiche - lui per primo sa che il calcio e' questo e quando la Fiorentina vinceva a raffica venivano versati ettolitri di miele -, ma fanno parte del contesto. I viola visti all'opera con Como, Verona e Lecce, sul piano del gioco hanno lasciato molto a desiderare però almeno con i pugliesi hanno vinto. Non è poco.
L'assenza di Kean pesa tantissimo, mentre i nuovi sono ancora un po' indietro, Folorunsho a parte (col Lecce era infortunato). Palladino reclama tempo, ma purtroppo non ne ha. Non siamo a settembre quando davanti c'era una stagione intera. I rinforzi di gennaio devono servire subito, altrimenti ti ritrovi alla fine del campionato senza sfruttarli.
Ci sono esempi di giocatori sbarcati a gennaio e immediatamente reattivi: Diao e Caqueret del Como, Kolo Mouani Juventus, Elmas e Casadei Torino, Gimenez Milan, Billing Napoli, Valentini Verona...
Spesso si dimentica (o si fa finta) che Palladino è un novizio della panchina, sta facendo esperienza a Firenze. E' stato apprezzabile quando con trasparente sincerità ha ammesso: "Ho imparato più in questi ultimi 6 mesi...". Non è facile per lui trovare gli incastri giusti, ha bisogno di sbagliare per capire. Andrebbe supportato di più da chi gli sta vicino in società. E Palladino, dal canto proprio, deve capire che se la Fiorentina va bene Firenze gode e non ci sono nemici nascosti dietro le colonne. Dopo certe prestazioni non si può pretendere di leggere o ascoltare iperboli di bellezza.
Sulla carta i prossimi impegni della Fiorentina sono grandi ostacoli. Napoli, Juventus, Atalanta e Milan sono più forti dei viola, ma la squadra di Palladino ha incontrato fino ad oggi più difficoltà con le piccole piuttosto che con le grandi.
La Fiorentina va in affanno quando deve costruire la partita, invece quando gioca addosso agli avversari si esalta col blocco basso e la ripartenza fulminea. Magari andrà meglio che con Monza, Como e Verona. La Fiorentina è scesa di nuovo al settimo posto dopo il contro sorpasso operato dal Bologna vittorioso sul Cagliari. Sarà un duello a sportellate fino al termine della stagione.
Tra le scelte che dovrà fare Palladino ci sarà anche Fagioli. E' giudicato da tutti come un talento cristallino del nostro calcio, al netto delle varie vicissitudini che ha attraversato e che speriamo siano solo un brutto ricordo. Anche la Nazionale lo guarda con attenzione. E' un regista vero, ma ha bisogno di giocare per ritrovarsi. A Fagioli Palladino dovrebbe consegnare le chiavi della sala regia, libero di pensare, impostare, rifinire. La Fiorentina ha bisogno di ritrovare vie illuminate sulla strada del gol. Accanto a Fagioli le risorse non mancano: Folorunsho, Ndour, Mandragora e Richardson. Rientrerà anche Adli, regista pure lui, che per potrebbe giocare anche al fianco di Fagioli, come Cataldi, centrocampista molto affidabile. Vale la pena di responsabilizzare Fagioli per capire se è veramente quel campione che tutti aspettano.
Giovedì tornerà l'Europa da Atene. E sorvoliamo sugli incubi del recente passato nella capitale greca. Il Panathinaikos è temibile per l'ambiente caldo, ma è assolutamente alla portata della Fiorentina. In campionato è al terzo posto, staccato di 8 punti dalla capolista Olympiakos, a proposito di immagini tristi... Niente scherzi, per favore. La Conference va presa sul serio, è un obiettivo pesante.







