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IL MONZA AI RAGGI X: PALLADINO ALLA PROVA DELL'EX. OCCHIO A BIANCO E AL GIGANTE DJURIC. PESA L'ASSENZA DI PESSINA
Oggi alle 00:00L'editoriale
di Alberto Polverosi
per Firenzeviola.it

IL MONZA AI RAGGI X: PALLADINO ALLA PROVA DELL'EX. OCCHIO A BIANCO E AL GIGANTE DJURIC. PESA L'ASSENZA DI PESSINA

E’ un bel salto per la Fiorentina. Passa dalla sfida di sabato scorso (con sconfitta) con la prima in classifica alla sfida di lunedì contro l’ultima in classifica. Sotto certi aspetti, per i viola la partita di Monza sembra ideale per riprendere il cammino interrotto un mese fa. In realtà, nemmeno l’avversario che occupa il posto in fondo alla graduatoria può rendere serena, né tanto meno rilassata, la vigilia della Fiorentina. Basta un riferimento al periodo attuale per riportare tutti alla massima attenzione: la classifica delle ultime 4 partite di Serie A vede il Monza a 0 punti, sempre ultimo in solitaria, ma la Fiorentina penultima insieme all’Empoli con un solo punto. Cagliari e Parma ne hanno tre. Vista la situazione, non conviene stare tranquilli dalle parti del Viola Park.

Ci sono comunque anche dei dati che un po’ rasserenano la squadra di Palladino, l’allenatore che proprio a Monza si è fatto conoscere e stimare, tantoché, dopo un girone intero, fra la sua squadra e quella allenata prima da Nesta e ora da Bocchetti ci sono 15 punti di differenza. E poi nessuno, in Brianza, ha dimenticato la data storica del 18 settembre 2022, quando il Monza ha battuto per la prima volta la Juventus in Serie A. Sulla panchina c’era proprio Raffaele Palladino e anche per lui era il debutto in A. I dati pro-Fiorentina sono questi: nelle 7 sfide fra le due squadre, in A e in B, il Monza ha vinto una sola volta, ha perso tre partite e pareggiato le altre tre; i viola hanno vinto tutte le ultime 7 sfide contro la squadra ultima in classifica in Serie A, segnando 22 gol a una media di 3,1 gol a partita. Insomma la voce grossa contro la più debole.

Il Monza non era partito malissimo, c’era chi stava peggio. Dopo 9 giornate aveva 8 punti, due in più del Genoa che occupava la terz’ultima posizione, aveva fermato la Fiorentina al Franchi (2-2), l’Inter in casa (1-1) e vinto a Verona (3-0) uno scontro diretto. Il crollo nelle ultime 10 giornate, con solo due punti presi al Torino e al Como e ben 8 sconfitte, le ultime 5 di fila, tutt’e cinque con lo stesso punteggio, 2-1, per dire che un gol riesce comunque a segnarlo. A Bocchetti non mancano i giocatori di buon livello, come l’ex viola Bianco che guida la manovra dei brianzoli, il tosto mediano Bondo (un altro giovane di ottime prospettive), il gigante Djuric, il tecnico Caprari (attenzione: la Fiorentina è il suo bersaglio preferito, ai viola ha già segnato 5 gol in Serie A con le maglie di Pescara, Sampdoria e Verona) e il fantasista Maldini, già convocato e fatto debuttare in Nazionale da Spalletti.

La prolungata assenza di Pessina (rientrerà fra poco meno di un mese) è stata un brutto colpo per il Monza, l’ex atalantino dava alla squadra un po’ di autorevolezza e ne alzava il livello tecnico. Oggi, oltre ai risultati, il Monza sembra in crisi di fiducia, crede poco in se stesso e nelle possibilità di
salvarsi. Domenica scorsa, nello scontro diretto col Cagliari giocato in casa, è andato in vantaggio ma si è fatto rimontare. Aveva pareggiato con l’Udinese e ha perso, idem a Lecce, con la Juventus e anche a Parma dove aveva agguantato l’uno a uno all’85' e si è fatto battere al 98'. Nemmeno un pizzico di fortuna. Il Monza sa bene che da quando il campionato è a 20 squadre (ormai sono vent’anni), solo due volte chi è arrivato alla fine del girone d’andata con 10 punti è riuscito a salvarsi, il Crotone nel 2016-17 e il Cagliari nel 2007-08. E questi sono precedenti che in Brianza fanno paura.