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FOLORUNSHO E L'IMPORTANZA DEL CENTROCAMPO. IL POSITIVO ELETTROSHOCK DEI NUOVITUTTO mercato WEB
Oggi alle 00:00Copertina
di Lorenzo Marucci
per Firenzeviola.it

FOLORUNSHO E L'IMPORTANZA DEL CENTROCAMPO. IL POSITIVO ELETTROSHOCK DEI NUOVI

Le partite si vincono a centrocampo. Una frase che ormai nel calcio si sente ripetere da sempre. Sembra quasi uno slogan, anche se raramente - come scriveva il grande Ormezzano -  si è visto un gol da centrocampo. Eppure, in realtà è proprio così, i vecchi saggi del pallone avevano ragione, quello è il settore nevralgico del campo. E in quel reparto adesso per la Fiorentina servono forze fresche ed energia. "Come gioca centrocampo, gioca squadra", diceva il mitico Boskov. Ben venga dunque Folorunsho con la sua voglia di imporsi e di affermarsi a Firenze dopo le sole sei presenze con il Napoli. Giocatore fisico, duttile, capace di ricoprire più ruoli e certamente utile però l'impressione è che serva pure un centrocampista in più oltre all'ex Bari, anche perché tra gli altri Richardson ad esempio sta ancora tardando a sbocciare. Manca a tutti gli effetti un'alternativa a chi costruisce gioco. Per coltivare ambizioni di alta classifica e pure per sostituire al meglio Bove ne servirebbero insomma due, Folorunsho non basta (anche perché l'ex giallorosso di fatto senza esagerare svolgeva un doppio ruolo).

Elettroshock
I nuovi arrivi come sostengono in molti potrebbero rappresentare naturalmente un'opzione in più per Palladino ma potrebbero avere anche un'altra valenza. Potrebbero in effetti avere la capacità di funzionare da stimolo positivo, quasi da... elettroshock nel gruppo, portando freschezza fisica e mentale in una squadra che si è un po' bloccata nell'ultimo mese. Certo, servirebbe anche un intervento in attacco. Che sia un esterno o un vice Kean (o ancora meglio entrambe le cose unite insieme, il sogno resta il brasiliano Luiz Henrique del Botafogo), l'importante è che chi arriva abbia nelle corde un certo numero di gol. Perché i numeri dicono che in campionato a parte Kean (11 reti) nel reparto avanzato non segna quasi nessuno. Deve essere recuperato Gudmundsson che ha all'attivo tre reti, poi però si segnalano le due reti di Beltran e le due di Colpani (doppietta con il Lecce), un gol di Sottil e zero di Kouame e Ikone.

Riprendere la marcia 
Nel frattempo da qui alla chiusura del mercato la Fiorentina deve assolutamente riprendere la sua corsa ed è attesa da una serie di impegni non insormontabili ma allo stesso tempo delicati. Prima il Monza lunedì prossimo, poi il diciannove gennaio all'ora di pranzo contro il Torino, quindi la sfida Champions con la Lazio all'Olimpico e il due febbraio la gara interna contro il Genoa. E' necessario mettersi definitivamente alle spalle un mese di dicembre negativo e per farlo servirà anche l'apporto dei nuovi.