GUDMUNDSSON, La stella più bella che ancora deve brillare
Il colpo da 90 del mercato estivo della Fiorentina è stato Albert Gudmundsson. Il centravanti islandese, dopo un lungo corteggiamento iniziato addirittura nella precedente sessione invernale di calciomercato, è sbarcato ufficialmente nel mondo viola il 16 agosto scorso. L'investimento, che complessivamente arriva a sfiorare i 30 milioni di Euro (8 di prestito, 17 per il riscatto e 3,5 di bonus), però ancora non sta dando i risultati sperati. A causa soprattutto di alcuni problemi fisici, e forse anche dei guai giudiziari che lo hanno visto coinvolto in patria e del collocamento tattico nello scacchiere di Palladino, l'ex Genoa ancora a Firenze non è riuscito a mostrare tutto il suo potenziale come fatto la scorsa stagione con la casacca rossoblu.
INFORTUNI E PROBLEMI TATTICI
Arrivato come stella del mercato estivo, Palladino fin qui ha potuto godere delle prestazioni di Albert Gudmundsson solamente in 11 partite, ovvero meno del 50% del totale delle gare disputate dai viola. Da titolare sono addirittura solo cinque (Empoli, Milan, Lecce, Bologna e Vitoria) i match disputati dall'islandese.
Se inizialmente, fino alla sfida contro la Lazio del 22 settembre, Gudmundsson era stato out per un infortunio al polpaccio che si portava dietro dalla preparazione estiva fatta con il Genoa, il 29 ottobre invece, in occasione della sfida di Lecce contro i salentini, un problema al bicipite femorale della coscia destra ha fermato l'ex Genoa per oltre un mese. Tornato in campo il 4 dicembre in Coppa Italia contro l'Empoli, il numero 10 viola ha dovuto fare i conti con l'esplosione di Beltran nel ruolo di trequartista. Adesso Palladino sta cercando di trovare un modo, e un modulo, per far giocare insieme l'argentino, l'islandese e Kean, ma la sensazione è che il meglio Gudmundsson lo dia nel ruolo di seconda punta accanto ad un centravanti fisico come succedeva al Genoa con Retegui.
TRA GENOA E FIORENTINA, LE PRESTAZIONI
L'anno scorso con Gilardino in panchina il classe 1997 ha espresso il suo miglior calcio con 16 gol, 5 assist e tante belle giocate in 37 partite. Il tecnico biellese lo schierava in attacco accanto a Retegui e lui, libero da ogni compito difensivo, riusciva ad essere sempre lucido quando entrava in possesso del pallone. A Firenze invece, impiegato da trequartista, l'islandese sta trovando, soprattutto in quest'ultimo periodo alcune difficoltà di natura tattica. I suoi numeri comunque, 4 gol e un assist in 444 minuti, sono ottimi anche in viola. Tanto che, considerando le sue prestazioni con entrambe le maglie, sia del Genoa che della Fiorentina, Gudmundsson è stato inserito dall'Associazione Giornalisti Sportivi islandesi nella short list dei 10 migliori sportivi del 2024 della nazione atlantica. Il numero 10 viola per la prima volta si candida quindi a diventare atleta dell'anno del suo paese natale.
OBIETTIVO TORNARE AD ESSERE DECISIVO
Determinante, con due rigori, contro la Lazio al suo esordio in maglia gigliata e contro il Milan due settimane dopo, Gudmundsson è tornato a segnare dopo l'infortunio nel 7-0 contro il LASK in Conference League. Nonostante non abbia fallito dal dischetto, il suo rigore non è bastato alla Fiorentina nella lotteria dagli undici metri per passare il turno di Coppa Italia contro l'Empoli. Visto il periodo di difficoltà dei viola, con due sconfitte consecutive in campionato contro Bologna e Udinese, per il numero 10 gigliato è arrivato il momento di tornare ad essere decisivo come tre mesi fa. Quale occasione migliore allora della sfida più attesa da tutta la città, quella di Torino contro la Juventus.