Un Empoli a due facce. Decisivi gli innesti nel secondo tempo per raddrizzare la gara col Genoa

Un primo tempo macchinoso, frenato da un'insolita mancanza di idee. Un secondo tempo arrembante, giocato con il piglio deciso di chi non si arrende e vuole raddrizzare la partita. L'Empoli visto venerdì sera al Castellani ha mostrato due volti differenti, due facce della stessa medaglia. Nei primi quarantacinque minuti la manovra è stata lenta, imbrigliata da un Genoa deciso, con il suo pressing alto, a non lasciare ragionare gli azzurri. Nella ripresa, invece, i padroni di casa si sono scrollati di dosso paure e condizionamenti e hanno giocato decisamente meglio.

Al di là del risultato, figlio di un saliscendi di emozioni, ha impressionato la trasformazione operata dai toscani. Certamente anche i rossoblù ci hanno messo del loro, perdendo le distanze e consentendo all'Empoli di venire fuori alla distanza. Ma i cambi effettuati da Andreazzoli sono stati decisivi. L'ingresso in campo di Zurkowski ha letteralmente spaccato in due la partita: il polacco ha servito il pregevole assist per il pareggio di Di Francesco, poi, qualche minuto dopo, ha completato l'opera segnando, con un gran sinistro, la rete del sorpasso. Ma anche Parisi e Ricci hanno dato uno scossone, con la loro gioventù e freschezza.

Peccato per il gol preso nel finale, che preclude all'Empoli di ottenere un'altra importante vittoria. Ma il pari, il primo stagionale, può essere accolto con soddisfazione per come si è svolta la gara. La fiducia, in casa azzurra, è comunque molto alta e la sosta, forse, arriva nel momento meno opportuno. Perché questa squadra, nonostante le difficoltà e la mancanza di esperienza, sta facendo un campionato coraggioso, ad armi pari contro avversari sulla carta più abituati a certi palcoscenici. L'Empoli vuole continuare a stupire.