Nonostante le due sconfitte consecutive D'Aversa si gode il gruppo. In attesa di...

Nelle ultime due partite di campionato l'Empoli è uscito sconfitto, ma non ha assolutamente demeritato. Contro il Torino è stata decisiva la giocata spettacolare di un singolo, contro l'Atalanta pure, anche se in questo caso sarebbe riduttivo puntare unicamente sull'azione travolgente di De Ketelaere che al minuto 85 ha riportato avanti la Dea. Fatto sta che in entrambe le sfide l'atteggiamento della squadra è sempre lo stesso: positivo e propositivo, coraggioso e deciso. Chiaro segnale che la squadra c'è e che, nonostante la giovane età, l'inesperienza e l'infermeria piena, non ha paura di niente.

D'Aversa si gode il suo gruppo. Che non è composto da "prime donne" ma da calciatori che si sono messi a disposizione e hanno recepito fin da subito le sue idee. Alla base della riuscita di una stagione non c'è sola la rosa a disposizione, ma anche quanto questa rosa sia disposta a lavorare con serietà e applicazione. L'Empoli ha dovuto affrontare molte emergenze, tanti infortuni piccoli e grandi, che in una squadra che lotta per la salvezza possono essere decisivi. Il gruppo si è compattato e ha cercato di superare, insieme, la difficoltà del momento.

Certamente qualcosa si muoverà a gennaio. Mancano in primis un attaccante e un difensore, ma l'Empoli deve fare i conti con un bilancio che non impone spese folli. Ancora una volta il direttore sportivo Gemmi dovrà inventarsi qualcosa per rafforzare la rosa. Diventa quindi probabile il sacrificio di un pezzo da novanta: il primo indiziato è Fazzini, che ha molti estimatori e potrebbe ripercorrere le orme di Ricci e Baldanzi, che negli ultimi anni hanno portato in cassa soldi freschi durante il mercato invernale. Gennaio potrebbe essere il mese giusto per riavere alcuni elementi che ancora non sono scesi in campo (vedi Zurkowski ed Ebuehi) e che potrebbero dare una grossa mano nella seconda metà della stagione.