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ESCLUSIVA TB - Carrarese, Cherubini: “Primo gol in B emozione forte. Io, la Roma di Mou e l’Europa League. Calabro ha stoffa, possiamo e dobbiamo pensare in grande. A Modena pronti a sputare sangue”TUTTO mercato WEB
Cherubini
© foto di www.imagephotoagency.it
giovedì 7 novembre 2024, 08:00Le interviste di TB
di Marco Lombardi
per Tuttob.com

ESCLUSIVA TB - Carrarese, Cherubini: “Primo gol in B emozione forte. Io, la Roma di Mou e l’Europa League. Calabro ha stoffa, possiamo e dobbiamo pensare in grande. A Modena pronti a sputare sangue”

Dall’Europa League alla Serie B, dalla città eterna a quella del marmo, per scrivere una nuova storia. Luigi Cherubini, 20enne ala in forza alla Carrarese ma di proprietà della Roma, si è raccontato in esclusiva ai microfoni di TuttoB.

Contro il Cittadella è arrivato il tuo primo sigillo in Serie B: che sensazioni hai provato?

“Un’emozione forte, soprattutto perché il mio gol ha aiutato la squadra a consolidare il risultato e ottenere la vittoria. Inoltre è stato bello segnare al ‘dei Marmi’, davanti ai nostri tifosi”.

È stato complicato il passaggio dalla Primavera della Roma, di cui eri il capitano, alla Serie B?

“L’impatto è stato notevole perché ti ritrovi in un contesto di adulti, con compagni che hanno già un vissuto alle spalle, una famiglia… Quindi da loro si può solo imparare. Quanto al campo, si tratta di un passo che devi essere pronto a fare perché non sempre, all’inizio, le cose riescono, e può capitare di non trovarsi a proprio agio essendo un pivellino in un calcio di grandi. Dunque diventano importanti la costanza e il mettersi in gioco con umiltà e dedizione, poi il resto viene da sé”.

Che cosa ricordi del tuo esordio con la Roma di Josè Mourinho in Europa League?

“Uno dei giorni più belli e indimenticabili della mia vita. Sicuramente. Giocavamo contro lo Slavia Praga, ricordo che Mourinho era squalificato, che Cristante prese una botta e c’era il dubbio su chi tra me e Pisilli dovesse entrare in campo. Poi mi dissero che sarei subentrato io… Un’emozione fantastica. Non nego che le gambe mi tremavano un po’, perché giocare per la prima volta davanti a 70mila persone non capita tutti i giorni… È stato bellissimo. Ringrazierò sempre mister Mourinho per l’opportunità che mi ha concesso”.

Com’è stato lavorare con lo ‘Special One’?

“Una grande esperienza. E quando hai la fortuna di viverla, specie se sei giovane, devi fare tesoro di tutti gli insegnamenti. Che dovrai portare con te lungo tutto il percorso della tua carriera. Se un mister come lui, che ha allenato le più importanti squadre d’Europa e grandissimi campioni, ti viene a parlare e ti spiega, per esempio, i posizionamenti in campo, è giusto dare importanza alle sue parole”.

E invece mister Calabro che tipo di allenatore è?

“Un allenatore che ha stoffa, tanta grinta ed energia. Un grande lavoratore, che dedica molto del suo tempo alla cura dei minimi particolari. È un piacere lavorare con lui e mettersi a sua disposizione perché ha fame, come tutti noi; inoltre è forte mentalmente e ci aiuta tanto”.

Qual è stata finora la squadra che ti ha impressionato di più?

“Direi il Cesena, affrontato alla prima giornata di campionato. Una grande squadra, ben preparata, senza nulla togliere alle altre che abbiamo incontrato. Sarà, forse, che è stata la mia prima partita in B, in uno stadio pieno, quindi ti resta impressa. E poi, a livello di organico, il Cesena ha una squadra veramente forte. Come peraltro Cremonese, Sassuolo e tante altre che hanno un buon margine di crescita”.

Un giocatore che per te è fonte d’ispirazione?

“Da bambino ho sempre seguito e amato Cristiano Ronaldo. Sono un suo fan. Adoro le sue caratteristiche, sia fisiche che mentali, e la dedizione che mette in tutto ciò che fa, in campo e fuori, perchè è un maniaco del lavoro e un ragazzo partito dal nulla”.

Gli obiettivi tuoi e della Carrarese per questa stagione?

“Migliorare il più possibile, mettendomi a disposizione del mister e della squadra, e totalizzare un buon numero di gol e assist. Che fanno sempre bene. A livello di squadra, invece, dico che dobbiamo sognare in grande perché possiamo farlo, essendo noi ben allenati e pronti. La classifica, attualmente, parla da sola: ci sono tante squadre raccolte in un fazzoletto di punti, quindi bisogna stare sempre sul pezzo, concentrati, giocando ogni partita a mille. Come se fosse una finale”.

Che gara ti aspetti, sabato, al ‘Braglia’ contro un Modena in crisi e senza mister Bisoli (esonerato)?

“Troveremo una squadra animata da una grande voglia di rivalsa, perché quando i risultati non arrivano e si cambia guida tecnica si tende sempre a dare una scossa all’ambiente. Quindi ci affronteranno col coltello tra i denti. Ma noi stiamo lavorando bene, siamo puliti mentalmente e pronti per andare a Modena a battagliare. E se dovessimo sputare sangue, lo sputeremo, perché abbiamo la possibilità di arrivare alla sosta in una buona posizione di classifica”.