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Como-Milan 1-2, le pagelle: Leao e Theo per la vittoria, Diao conferma la prima impressione
Risultato finale: Como-Milan 1-2
COMO (di Marco Pieracci)
Butez 5,5 - Sfacciato nel senso buono con i piedi, ipnotizza Reijnders restando in piedi fino all’ultimo istante ma sulla parabola di Theo Hernandez si fa cogliere impreparato.
Van der Brempt 6 - Il primo compito è arginare Leao, riesce a limitare seppur parzialmente il portoghese. Gestisce il pallone con personalità quando è chiamato a impostare.
Goldaniga 5,5 - Accetta il rischio di difendere molto alto, a volte gli tocca farlo anche in campo aperto: sfodera un recupero da velocista su Reijnders. Allontana male sul pareggio. Dall'85' Gabrielloni sv
Dossena 5,5 - Morata riempie poco l’area di rigore, con l’ingresso di Abraham le cose si complicano un bel po': arranca nella vana rincorsa su Leao.
Kempf 6,5 - Contesta Emerson Royal, sta addosso a Pulisic per impedirgli di sprigionare la vena creativa. Senso della posizione e anticipi perentori, si fa vedere anche nella metà campo rossonera.
Diao 7 - La prima da titolare in Serie A conferma l’impressione positiva lasciata all’esordio da subentrante all’Olimpico. Si sacrifica tanto, trovando pure il tempo di fare un gran gol. Dall'89' Verdi sv
Engelhardt 6 - Essenziale nelle giocate in mezzo al campo, trova sempre linee di passaggio codificate senza appesantire la manovra che scorre fluida. Dal 73’ Perrone 5,5 - Arrugginito dalla lunga assenza per infortunio, fatica a trovare il ritmo giusto.
Da Cunha 6,5 - Nel nuovo ruolo di regista cucitogli su misura da Fabregas gioca da un mese e mezzo eppure sembra che lo faccia da una vita. Visione di gioco eccellente, ma anche interdizione: si diverte e fa divertire.
Fadera 6,5 - Lo spunto in velocità non gli è mai mancato, partita dopo partita si sta trasformando in un esterno completo. Progressi da gigante anche sul piano tattico.
Strefezza 5,5 - Pronti, via, scalda i guantoni di Maignan. Si muove da seconda punta, giocando vicino a Cutrone. Dilapida un’occasione ghiotta, prendendo la scelta sbagliata. Dal 46’ Caqueret 6 - L’acquisto più costoso si toglie subito il cartellino del prezzo, alza il livello di qualità: assist per Diao.
Cutrone 6 - Il grande ex della sfida è il vero enigma per la difesa milanista, si abbassa per togliere punti di riferimento e favorire gli inserimenti da dietro. Impegna Maignan nel finale. Dall'89 Belotti sv
Cesc Fabregas 6,5 - Correttivi ad hoc per contrastare la spinta propulsiva del Milan sulle corsie esterne, la lettura della partita è quasi perfetta. L'impronta si vede anche quando affronta le big, senza rinunciare alla propria identità. Il risultato non rende giustizia alla prestazione.
MILAN (a cura di Dimitri Conti)
Maignan 6,5 - Riflessi testati da Strefezza già in avvio, si arrende sul tiro di Diao in cui potrebbe fare di più. Nel finale di gara però eleva la sua prova.
Emerson Royal 6 - Al rientro dopo la giornata di squalifica, garantisce solidità anche contro un Fadera piuttosto ispirato. In avanti offre pochino, invece.
Tomori 6 - Con Thiaw compone una coppia nel segno delle certezze, anche se le folate continue del Como danno una certa apprensione. Più che sufficiente.
Thiaw 5,5 - Contribuisce a tenere alta la linea e si prende anche qualche responsabilità in impostazione. Sorregge però poco Theo Hernandez quando Diao si accende.
Dal 67' Gabbia 6 - Uno di quelli che ha più sofferto il cambio di allenatore è lui. Ciononostante, quando deve entrare, non mostra tentennamenti.
Theo Hernandez 6,5 - Poco reattivo nell'andare a chiudere Diao sul tiro dell'1-0, si fa però perdonare con l'acrobazia che riporta il punteggio in parità.
Bennacer 6 - Ritrova una maglia da titolare in Serie A dopo 5 mesi, non disdegnando di farsi dare la palla quando possibile per organizzare le azioni.
Dal 46' Musah 6 - Porta maggior dinamismo in mediana rispetto a Bennacer, ma anche tanta confusione. Ingresso non indimenticabile ma di sostanza.
Fofana 5,5 - Porta lui il maggior contributo di muscoli e dinamismo lì in mezzo, molto meno apprezzabile quando invece deve organizzare e confezionare le azioni.
Dal 73' Camarda 6 - C'è spazio anche per regalare qualche minuto al 'ragazzino'. Pochi palloni da poter giocare come vorrebbe, ma mostra spirito.
Pulisic 5,5 - Ancora la miglior condizione fisica è lontana e al Sinigaglia si vede bene. Lui si sbatte comunque ma deve alzare bandiera bianca per infortunio.
Dal 46' Jimenez 6 - Ha una bella occasione per aprire le danze ma si vede murato da Butez. Nonostante l'errore, buon subentro in quanto a dinamismo.
Reijnders 5,5 - Agisce qualche metro più avanti, sulla trequarti. Spreca una buona chance per segnare, non sembra proprio a suo agio nell'attacco della profondità.
Leao 7,5 - Quando riesce a partire in sprint sono dolori per tutti, il Milan lo innesca solo a tratti. Poi Abraham ci riesce e lui trasforma nel sorpasso.
Morata 5 - Solamente un tempo a sua disposizione, in cui gravita lontano anni luce dalle zone pericolose. Fa giusto in tempo a farsi ammonire per saltare la Juve.
Dal 46' Abraham 7 - Appare da subito meglio settato rispetto a Morata, soprattutto in protezione e gestione. Vedere il gol di Leao per credere.
Sergio Conceicao 6,5 - Nervoso e teso già dal pre, il primo tempo del Milan non contribuisce a fargli trovare serenità. Prova a cambiare l'andamento con tre cambi all'intervallo ma dopo un quarto d'ora di ripresa deve anche incassare lo svantaggio. Non si perde però d'animo e spende in fretta le mosse a sua disposizione, vedendosi premiato da una rimonta che sembrava impossibile per come si stavano mettendo le cose.
COMO (di Marco Pieracci)
Butez 5,5 - Sfacciato nel senso buono con i piedi, ipnotizza Reijnders restando in piedi fino all’ultimo istante ma sulla parabola di Theo Hernandez si fa cogliere impreparato.
Van der Brempt 6 - Il primo compito è arginare Leao, riesce a limitare seppur parzialmente il portoghese. Gestisce il pallone con personalità quando è chiamato a impostare.
Goldaniga 5,5 - Accetta il rischio di difendere molto alto, a volte gli tocca farlo anche in campo aperto: sfodera un recupero da velocista su Reijnders. Allontana male sul pareggio. Dall'85' Gabrielloni sv
Dossena 5,5 - Morata riempie poco l’area di rigore, con l’ingresso di Abraham le cose si complicano un bel po': arranca nella vana rincorsa su Leao.
Kempf 6,5 - Contesta Emerson Royal, sta addosso a Pulisic per impedirgli di sprigionare la vena creativa. Senso della posizione e anticipi perentori, si fa vedere anche nella metà campo rossonera.
Diao 7 - La prima da titolare in Serie A conferma l’impressione positiva lasciata all’esordio da subentrante all’Olimpico. Si sacrifica tanto, trovando pure il tempo di fare un gran gol. Dall'89' Verdi sv
Engelhardt 6 - Essenziale nelle giocate in mezzo al campo, trova sempre linee di passaggio codificate senza appesantire la manovra che scorre fluida. Dal 73’ Perrone 5,5 - Arrugginito dalla lunga assenza per infortunio, fatica a trovare il ritmo giusto.
Da Cunha 6,5 - Nel nuovo ruolo di regista cucitogli su misura da Fabregas gioca da un mese e mezzo eppure sembra che lo faccia da una vita. Visione di gioco eccellente, ma anche interdizione: si diverte e fa divertire.
Fadera 6,5 - Lo spunto in velocità non gli è mai mancato, partita dopo partita si sta trasformando in un esterno completo. Progressi da gigante anche sul piano tattico.
Strefezza 5,5 - Pronti, via, scalda i guantoni di Maignan. Si muove da seconda punta, giocando vicino a Cutrone. Dilapida un’occasione ghiotta, prendendo la scelta sbagliata. Dal 46’ Caqueret 6 - L’acquisto più costoso si toglie subito il cartellino del prezzo, alza il livello di qualità: assist per Diao.
Cutrone 6 - Il grande ex della sfida è il vero enigma per la difesa milanista, si abbassa per togliere punti di riferimento e favorire gli inserimenti da dietro. Impegna Maignan nel finale. Dall'89 Belotti sv
Cesc Fabregas 6,5 - Correttivi ad hoc per contrastare la spinta propulsiva del Milan sulle corsie esterne, la lettura della partita è quasi perfetta. L'impronta si vede anche quando affronta le big, senza rinunciare alla propria identità. Il risultato non rende giustizia alla prestazione.
MILAN (a cura di Dimitri Conti)
Maignan 6,5 - Riflessi testati da Strefezza già in avvio, si arrende sul tiro di Diao in cui potrebbe fare di più. Nel finale di gara però eleva la sua prova.
Emerson Royal 6 - Al rientro dopo la giornata di squalifica, garantisce solidità anche contro un Fadera piuttosto ispirato. In avanti offre pochino, invece.
Tomori 6 - Con Thiaw compone una coppia nel segno delle certezze, anche se le folate continue del Como danno una certa apprensione. Più che sufficiente.
Thiaw 5,5 - Contribuisce a tenere alta la linea e si prende anche qualche responsabilità in impostazione. Sorregge però poco Theo Hernandez quando Diao si accende.
Dal 67' Gabbia 6 - Uno di quelli che ha più sofferto il cambio di allenatore è lui. Ciononostante, quando deve entrare, non mostra tentennamenti.
Theo Hernandez 6,5 - Poco reattivo nell'andare a chiudere Diao sul tiro dell'1-0, si fa però perdonare con l'acrobazia che riporta il punteggio in parità.
Bennacer 6 - Ritrova una maglia da titolare in Serie A dopo 5 mesi, non disdegnando di farsi dare la palla quando possibile per organizzare le azioni.
Dal 46' Musah 6 - Porta maggior dinamismo in mediana rispetto a Bennacer, ma anche tanta confusione. Ingresso non indimenticabile ma di sostanza.
Fofana 5,5 - Porta lui il maggior contributo di muscoli e dinamismo lì in mezzo, molto meno apprezzabile quando invece deve organizzare e confezionare le azioni.
Dal 73' Camarda 6 - C'è spazio anche per regalare qualche minuto al 'ragazzino'. Pochi palloni da poter giocare come vorrebbe, ma mostra spirito.
Pulisic 5,5 - Ancora la miglior condizione fisica è lontana e al Sinigaglia si vede bene. Lui si sbatte comunque ma deve alzare bandiera bianca per infortunio.
Dal 46' Jimenez 6 - Ha una bella occasione per aprire le danze ma si vede murato da Butez. Nonostante l'errore, buon subentro in quanto a dinamismo.
Reijnders 5,5 - Agisce qualche metro più avanti, sulla trequarti. Spreca una buona chance per segnare, non sembra proprio a suo agio nell'attacco della profondità.
Leao 7,5 - Quando riesce a partire in sprint sono dolori per tutti, il Milan lo innesca solo a tratti. Poi Abraham ci riesce e lui trasforma nel sorpasso.
Morata 5 - Solamente un tempo a sua disposizione, in cui gravita lontano anni luce dalle zone pericolose. Fa giusto in tempo a farsi ammonire per saltare la Juve.
Dal 46' Abraham 7 - Appare da subito meglio settato rispetto a Morata, soprattutto in protezione e gestione. Vedere il gol di Leao per credere.
Sergio Conceicao 6,5 - Nervoso e teso già dal pre, il primo tempo del Milan non contribuisce a fargli trovare serenità. Prova a cambiare l'andamento con tre cambi all'intervallo ma dopo un quarto d'ora di ripresa deve anche incassare lo svantaggio. Non si perde però d'animo e spende in fretta le mosse a sua disposizione, vedendosi premiato da una rimonta che sembrava impossibile per come si stavano mettendo le cose.
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