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Tutti i segreti del club più innovativo della Serie A sul calciomercato. Il Como ai raggi X: il sistema scouting del futuro, il ruolo di Fabregas, quello del board e l'algoritmoTUTTO mercato WEB
Oggi alle 00:01Editoriale
di Marco Conterio

Tutti i segreti del club più innovativo della Serie A sul calciomercato. Il Como ai raggi X: il sistema scouting del futuro, il ruolo di Fabregas, quello del board e l'algoritmo

Editorialista e uomo mercato di Tuttomercatoweb, è conduttore e radiocronista su Radio Sportiva. In RAI con indiscrezioni e retroscena
Un altro punto, un altro tassello importante nella corsa verso la salvezza anche ieri sera. Il Como ha fermato la corsa Europea della Lazio e la formazione dei fratelli Hartono è sicuramente una delle realtà più interessanti del nostro paese. E anche delle più attive sul mercato, come vi raccontiamo ogni giorno. Ma quali sono i segreti del progetto dei ricchissimi fratelli asiatici? Tutto parte quando il Como decide di rivoluzionare la sua filosofia nel momento stesso in cui ha sorpreso tutti, sostituendo Moreno Longo con Cesc Fabregas. Perché quella decisione, quella scelta, fu il primo mattone, la prima pietra filosofale del nuovo corso dei lariani che hanno tanto da raccontare. Credere nelle proprie idee, puntare sulla propria idea, fidandosi di una scelta convinta e condivisa da parte di tutte le componenti di proprietà e board. E con questa filosofia, che vi raccontiamo nei dettagli e nel dietro le quinte, costruire quello che è il progetto più innovativo del nostro campionato.

Come funziona la ricerca del giocatore
Tutto parte dai dati. Da un programma originale a cui il team di recruiting e gli analisti del Como hanno dato il via proprio in occasione di quella rivoluzionaria scelta. Si parte dalle migliaia di dati che il sistema incrocia per fornire ai lead global scouts una lista che viene poi sottoposta al board. Da qui passa al comparto finanziario e da qui nelle mani dell'allenatore che si troverà una 'shortlist' di 4-5 nomi nel ruolo individuato (o richiesto) tra cui avrà libertà di scelta.


Il ruolo di Fabregas e del board
Quanto è rischioso per il Como affidare così tante responsabilità a Fabregas? Di fatto... Zero. Perché tutto parte dai dati, dal programma e dal board. Se il tecnico spagnolo dovesse fare una richiesta precisa, un nome o un giocatore, allora questo dovrebbe passare prima dal processo sopra citato. Solo se tutti i dati e l'analisi del programma del Como ne confermassero la bontà e successivamente anche l'analisi economico e finanziaria del board lo certificassero, allora arriverebbe la luce verde. E che ruolo hanno i protagonisti? Nessuna decisione arriva in via individuale. La proprietà Hartono ha dato le chiavi del progetto a un board composto da head of first team, head of scouting, head of recruiting, head of performances, head of development, che in modo collettivo prende le decisioni, in un senso o nell'altro. Una prospettiva innovativa e rivoluzionaria ma che vuole limitare i rischi e soprattutto le valutazioni soggettive.

Il programma unico e originale
Per il Como questa è la filosofia scelta e non si torna indietro. Non da quel giorno in cui è stato 'acceso' il programma che è una gemma innovativa nel mondo dello scouting e del recruiting. Una strada condivisa con la proprietà, un sistema tecnico e di dati originale e autoprodotto, creato ad hoc che ogni settimana, ogni mese, si arricchisce di nuove specifiche. La dirigenza e il board sono ben consci che all'inizio ci fossero giocatori che non fossero stati ben identificati e selezionati ma il lavoro del programma e dei global scouts è proprio quello di correggere le imperfezioni. Seguendo una strada battuta già negli States, NFL e NBA su tutti, ma anche in Premier (il Fulham usa un sistema che è adottato dai Jacksonville Jaguars nel football). Come funziona il sistema? Top secret, ma possiamo svelarvi che valuta i video dei giocatori con analisi approfondite anche grazie all'intelligenza artificiale. Il sistema studia in modo autonomo, secondo parametri inseriti e sempre più specifici, i video, i movimenti dei giocatori, la postura, il comportamento in campo. E può vedere anche 500 partite a settimana. Poi, dopo questo processo, dopo queste analisi, tutto è nelle mani dell'allenatore. Che dalla shortlist sceglie il suo nome. Ma tutto questo significa non legarsi in modo indissolubile a nessuno, che sia un dirigente o un allenatore. Con un grande obiettivo. Crescere. E sognare. Coi piedi per terra e gli occhi ai dati e all'analisi.