Blackout City, Guardiola afflitto. Segni sul volto, lui ironizza: "Me li sono fatti con le dita"

Il Manchester City non sa più dove sbattere la testa. Le cinque sconfitte consecutive da giorni certificano l'instabilità e le difficoltà che la squadra di Pep Guardiola sta affrontando in uno dei momenti più bui in tempi recenti tra Premier League, Carabao Cup e Champions League. Proprio nella sfida casalinga di ieri sera contro il Feyenoord gli sky blues, con tre gol di scarto a zero rispetto agli avversari, si sono fatti riacciuffare 3-3, con una nuova e grandissima delusione in casa City.

La frustrazione espressa con un'immagine
Guardiola si è presentato di fronte la stampa per rispondere alle domande dei giornalisti in seguito al pareggio beffardo di Etihad Stadium con l'umore a terra e non solo. Infatti del tecnico spagnolo è spiccato subito il volto segnato da evidenti graffi e abrasioni: "Sì, me li sono fatti con le dita", ha spiazzato il tecnico del City. "Perché volevo farmi del male".

Parole forti
D'altronde risulta difficile biasimare chi, come Guardiola, non ha mai vissuto un momento del genere in carriera. Oltre al record negativo di sconfitte, l'ex Barcellona non ha mai assistito ad un blackout così prolungato da parte di una sua squadra. E nel post-partita ha espresso così il suo stato d'animo: "Siamo fragili. Eravamo avanti 3-0, stavamo giocando bene, poi abbiamo concesso dei gol perché non siamo stabili. Prima uno, poi un altro, poi un altro ancora. Stiamo perdendo tante partite ultimamente, siamo fragili. Avevamo chiaramente bisogno di una vittoria, ci avrebbe dato fiducia. E invece…", la chiosa.