Inter, in Champions sarai artefice del tuo destino. Ma occhio all'esuberanza e alla sfacciataggine degli attaccanti del Monaco...
Dopo una prestazione totalmente dominante a Lecce, dove i salentini non sono riusciti a fare nemmeno il solletico a Lautaro Martinez e compagni, l’Inter si prepara a chiudere il suo – fin qui ottimo – cammino europeo in casa contro il Monaco di Adolf Hutter. Ai nerazzurri basterà impattare il match per passare direttamente agli ottavi di finale della massima competizione continentale, ma si sa: vincere aiuta a vincere. Sarebbe inoltre importante dare continuità all’ultima ministriscia di risultati positivi – tra Champions e campionato – dopo la cocente delusione patita nella finale di Supercoppa italiana.
Attenzione ai monegaschi di Hutter
Ma attenzione. Il Monaco, con 13 punti nella superclassifica della fase-campionato, è ancora in piena corsa per conquistare un posto tra le “magnifiche otto”. E quella francese è una squadra pericolosa e intraprendente. È vero che l’undici di Hutter è solitamente più brillante e sbarazzino quando gioca in casa, ma dispone comunque di elementi decisamente interessanti e talentuosi soprattutto dalla cintola in su. L’attacco infatti si regge sui gol di Embolo, centravanti camerunense (naturalizzato svizzero) dalla grande falcata, dal fisico imponente e dall’ottima tecnica di base, coadiuvato da compagni di reparto giovani e velocissimi come Diatta, Ilenikhena e Beh Seghir. Senza dimenticare il poliedrico ed esperto Takumi Minamino, che vanta importanti esperienze in alcuni top club europei. A centrocampo da segnalare poi la classe del russo Golovin, abile a ispirare l’azione offensiva con la qualità dei suoi suggerimenti e a inserirsi proficuamente in zona gol.
Fondamentale per l'Inter arrivare direttamente agli ottavi
Insomma, i principali pericoli per l’Inter arriveranno dall’esuberanza dell’attacco monegasco. Detto questo, naturalmente la corazzata di Inzaghi ha tutte le carte in regola per conquistare tranquillamente il passaggio del turno, regalandosi un sorteggio – e probabilmente anche un successivo percorso – un filo più morbido in vista degli ottavi di finale.