Juventus, contro la Fiorentina la tua prova di maturità: cosa vuoi fare da grande?
Un match tutto da gustare, aperto a ogni sviluppo e a ogni risultato.
Una sfida da 1X2
Juventus-Fiorentina, in programma domenica alle 18, è la classica sfida da tripla in schedina. Si affronteranno due squadre che condividono alcuni principi calcistici fondamentali: la volontà di “fare” sempre la partita, la filosofia del possesso palla e del gioco sviluppato tramite il fraseggio rasoterra, il tentativo di capitalizzare gli inserimenti dei centrocampisti in zona gol e di sfruttare il campo in tutta la sua ampiezza, sguinzagliando le ali offensive su entrambe le fasce.
Bianconeri e toscani hanno entrambi migliorato la loro fase offensiva
Per queste ragioni difficilmente a Torino verrà fuori un confronto noioso o abbottonato. La Vecchia Signora ultimamente, tra Coppa Italia e campionato, sembra aver ritrovato un certo feeling con il gol (che pareva aver smarrito nei primi mesi della stagione). Per contro, la Fiorentina è squadra spumeggiante e a trazione decisamente anteriore: i viola creano tanto e finalizzano con maggiore facilità rispetto all’anno scorso, anche – anzi, soprattutto – per la presenza di due punte, come il grande ex di turno Moise Kean e l’islandese Gudmundsson, tanto intraprendenti quanto concrete sotto porta. Attaccanti di sostanza, che hanno portato in dote “peso” offensivo e gol: proprio ciò che, in diverse circostanze, era mancato alla Viola allenata nella passata stagione da Vincenzo Italiano.
Juve, la cooperativa del gol
La Juventus, come da imprinting del suo tecnico Thiago Motta, è una cooperativa del gol. Sa trovare la via della rete con un po’ tutti i suoi giocatori: da McKennie a Nico Gonzalez, da Koopmeiners a Conceicao fino ad arrivare, naturalmente, al finalizzatore principe Dusan Vlahovic. Alla pulizia tecnica della manovra e alla fluidità del gioco, prerogative che i bianconeri avevano messo in mostra – sebbene a tratti – già nei primi mesi di campionato e di Champions League, ora si affianca anche la risolutezza nella finalizzazione. E, al contempo, la difesa bianconera sta “assorbendo” sempre di più la pesantissima assenza del suo leader Bremer, diventando più solida e collaudata partita dopo partita.
Domenica per Madama sarà fondamentale vincere per non allontanarsi dalla zona Champions, obiettivo minimo stagionale di Locatelli e compagni. I viola devono invece riscattarsi dopo le due ultime frenate, contro Bologna e Udinese, per certi versi impreviste, ma che non hanno minato l’ottimo campionato fin qui disputato dai ragazzi di Palladino.
Non resta che mettersi comodi davanti al televisore: il match dell’Allianz Stadium, di fatto senza pronostico, ci dirà cosa Juventus e Fiorentina intendono fare da grandi.