Liverpool, allora sei umano! Con lo United è solo 2-2 a Anfield al termine di una prova non esaltante dei Reds
E così anche loro sono umani.
In queste "grandi classiche" si rimescolano le carte e nulla è scontato
Il Liverpool, una volta tanto, frena in Premier League e, contro il Manchester United, non riesce ad andare oltre il 2-2 interno. Ad Anfield Road andava in scena la classicissima del calcio inglese, la sfida segnata dalla rivalità forse più atavica e più accesa d’oltremanica. Ed è proprio vero che in questi appuntamenti di gala la classifica, il momento contingente, le doti tecniche e le condizioni psicofisiche delle due squadre contano solo fino a un certo punto. Il ruolo da protagonista lo gioca la componente puramente emotiva, l’elettricità che si viene a creare in campo quando due colossi di tale portata si affrontano senza esclusione di colpi.
Prestazione gagliarda e tatticamente accorta dello United
Chiunque alla vigilia avrebbe pronosticato un’agevole vittoria dei Reds, lanciatissimi verso la conquista del titolo e praticamente perfetti negli ultimi due mesi. Il Manchester United, a parte la parentesi vittoriosa del derby col City, pareva francamente in disarmo, nonostante l’ingaggio del nuovo tecnico Amorim che faticava, come il suo predecessore ten Hag, a trovare il bandolo della matassa. E invece ad Anfield i Red Devils hanno tirato fuori una prestazione seria, gagliarda, di pura sostanza. Con l’equilibrio e con l’organizzazione tattica hanno per lunghi tratti narcotizzato Salah e compagni: il primo tempo, su un campo completamente ripulito dalla neve caduta copiosa a Liverpool, è scivolato via con una grande occasione per parte: prima McAllister per il Liverpool e poi Hojlund per lo United hanno sbattuto sui due portieri Onana e Alisson. Più vivace e pirotecnica la ripresa: al vantaggio-lampo degli ospiti con la staffilata dal basso verso l’alto di Lisandro Martinez ha fatto seguito l’immediato pareggio siglato dal solito, incontenibile Cody Gakpo (dribbling sul lato corto di sinistra dell’area e destro fiondato a giro sotto l’incrocio opposto).
Maguire (su assist di Zirkzee) dilapida il 2-3 al 96'
Poi l’ingenuità di De Ligt (“consueto” fallo di mano in area dell’olandese) ha spianato la strada al 2-1 di Salah dal dischetto. Ma proprio nel momento in cui l’undici di Arne Slot pareva perfettamente in grado di amministrare il vantaggio è arrivato il 2-2 di Diallo su assist di Garnacho. Il finale del match, vietato ai deboli di cuore, è stato incendiato prima dalla chance fallita da Diogo Jota con un tiro centrale da ottima posizione all’interno dell’area e poi, al 96’, dall’obbrobrio di Maguire, capace di spedire alle stelle un pallone servito sotto porta da Zirkzee che chiedeva solo di essere appoggiato in rete.
Insomma, il pareggio è parso il risultato più giusto: una boccata d’ossigeno per l’agonizzante United e un brodino caldo di inizio anno per il Liverpool, che comunque contribuisce a tenere viva l’impressionante striscia di risultati utili consecutivi dei ragazzi del Merseyside.