La Champions League delle italiane - sesta giornata - le pagelle del Bologna
La partita di Lisbona (0-0) non ha portato al risultato sperato, ovvero al successo che avrebbe almeno parzialmente riacceso le speranze del Bologna di accedere al turno successivo di Champions League. Ma ha certificato che, tutto sommato, la formazione felsinea è in grado di reggere dignitosamente l’urto con avversari europei di livello, pur senza quasi mai riuscire a incidere veramente nel match.
In Portogallo il Bologna è uscito alla distanza
Nel complesso la prestazione dell’undici di Vincenzo Italiano non è stata malvagia (voto 6,5), perché giocare al Da Luz contro il Benfica è sempre una bella gatta da pelare per chiunque. E infatti i portoghesi, come di consueto, hanno iniziato all’assalto, trovando il vantaggio con Pavlidis (poi annullato per fuorigioco) e chiamando Skorupski a diversi interventi risolutivi. Ma poi piano piano il Bologna ha saputo uscire dal guscio e trovare il modo di rendersi pericoloso, soprattutto con le verticalizzazioni in profondità per un Dallinga che ha avuto (ancora una volta) il demerito di non essere sufficientemente lucido davanti al portiere avversario.
In Champions è sempre mancata la stoccata vincente
Purtroppo è stato esattamente questo l’aspetto che più di tutti ha penalizzato il Bologna in Europa: a fronte di una buona costruzione della manovra e di un’ingente mole di gioco prodotta, è mancata la stoccata vincente, la finalizzazione del centravanti. Molto banalmente è mancato, forse, Zirkzee, non adeguatamente rimpiazzato nel mercato di inizio stagione. Senza un attacco incisivo e prolifico, purtroppo, in Champions non si va avanti.
Peccato, perché nella ripresa – man mano che si abituava ai ritmi forsennati imposti dal Benfica e al contesto scintillante dello stadio Da Luz – il Bologna, nonostante le numerose parate a cui è stato costretto Skorupski, ha dato la chiara sensazione di poter arrivare fino all’area avversaria con facilità, creando i presupposti per il gol. Che poi però sono puntualmente naufragati negli ultimi venti metri.
Ancora due gare per trovare la prima vittoria
L’eliminazione, a questo punto, è praticamente inevitabile. Ma restano ancora due partite per togliersi la grande soddisfazione dei primi tre punti nell’Europa dei giganti.