Che spettacolo a Dortmund tra Borussia e Barcellona! Il 3-2 consegna di fatto gli ottavi ai blaugrana

Borussia Dortmund-Barcellona è stata esattamente la partita che doveva essere. La partita che tutti ci aspettavamo che fosse: una sfida tra due pugili con la guardia abbassata. Le rispettive retroguardie, accomunate dalla caratteristica di schierarsi piuttosto “alte”, come era largamente prevedibile hanno concesso tanto ai rispettivi attacchi, a beneficio del divertimento e dello spettacolo.

Spettacolo puro a Dortmund

Alla fine ha vinto il Barcellona per 3-2, e si tratta di un successo decisivo per la qualificazione dei blaugrana al prossimo turno di Champions League. Anche se i tedeschi, finalisti della precedente edizione, non hanno certo demeritato, creando tante occasioni da gol quante ne hanno costruite Lewandowski e compagni. Il pubblico si è spellato le mani davanti alla girandola di azioni da rete, di lampi di alta classe e di pezzi di bravura individuali che hanno messo in mostra il talento adamantino dei ventidue uomini in campo.

Decisive, da entrambe le parti, le verticalizzazioni in profondità

Solo per caso le reti sono arrivate tutte nella ripresa, dopo un primo tempo scoppiettante in cui sia il Borussia che il Barça avrebbero potuto trovare il vantaggio. Fondamentali si sono rivelate le imbucate per i velocisti blaugrana (esemplare l’azione che ha portato all’1-0 di Raphinha), che hanno preso di infilata la difesa teutonica. Illuminanti, come sempre, le invenzioni di Lamine Yamal, che ha dispensato “trivele” e tocchi filtranti a più non posso, ispirando quasi tutte le principali iniziative blaugrana. Bellissimo, in particolare, l’assist per il 3-2 di Ferran Torres.

Per vincere la Champions manca ancora qualcosa in difesa

Il Borussia ha risposto da par suo, e sempre con l’arma della verticalizzazione a sorprendere la difesa alta dei catalani ha trovato il 2-2 grazie a Guirassy, letale nelle ripartenze. In definitiva, forse sia i gialloneri che i blaugrana, per poter alzare la Champions, devono ancora trovare i giusti equilibri difensivi. Perché va bene giocare alti e rischiare qualcosa pur di condurre e dominare la partita, ma certi “buchi” che si aprono una volta perso il pallone potrebbero in futuro, contro le altre big d’Europa, risultare esiziali.