Bologna, questa Champions non fa per te: l'organico felsineo non è all'altezza della massima competizione continentale
Una pietra tombale sulle speranze di qualificazione del Bologna agli ottavi di finale di Champions League. E forse, dopotutto, l’attestazione definitiva dell’inadeguatezza della rosa felsinea rispetto a una manifestazione, come la massima rassegna continentale, che non concede errori o svagatezze, ma alza maledettamente il livello tecnico della contesa.
Nell'1-2 col Lille sono riemersi i soliti difetti... e non solo
Contro il Lille si sono rivisti i soliti difetti atavici dell’undici di Italiano, ovvero la scarsa capacità di finalizzare la mole di gioco creata e, di conseguenza, una certa sterilità del reparto offensivo. Difetti amplificati da due ulteriori aggravanti emerse tre giorni fa al Dall’Ara: la superficialità nei disimpegni difensivi, che ha consentito al Lille di passare in vantaggio su gentile omaggio della retroguardia bolognese, e l’approccio eccessivamente contratto e timoroso dell’avvio di ripresa, quando i padroni di casa – in svantaggio per 0-1 – avrebbero dovuto “azzannare” la partita per rimettersi in carreggiata. E invece, spaventati dai fantasmi delle precedenti quattro sconfitte consecutive in Champions, hanno prestato il fianco alle iniziative dei francesi.
Nessuna reazione dopo il secondo gol dei francesi
In ultimo, va registrata la totale assenza di reazione - anche emotiva - al secondo vantaggio della compagine guidata da Bruno Genesio. Dopo il raddoppio di Mukau, per distacco march winner della serata, il Bologna è sparito dal campo, concedendo praterie al Lille che solo grazie ai miracoli di Skorupski non ha dilagato.
La Champions è un abito troppo largo per questo Bologna
Insomma, troppe le mancanze e troppe le debolezze, tecniche e caratteriali, mostrate dagli emiliani in soli novanta minuti per poter legittimamente giustificare la loro presenza in una competizione come la Champions League. Ed è un gran peccato, perché ben difficilmente quest’anno Italiano riuscirà a bissare l’impresa di Thiago Motta, riportando la squadra nell’Europa dei giganti.
Restano ancora tre partite da giocare quasi esclusivamente per la gloria. E con un chiaro, ossessivo obiettivo in testa: centrare la prima vittoria nella rassegna calcistica più prestigiosa del mondo.