Milan, i fantasmi che non vanno via. Leao, così non serve a nulla

La sfida contro il Club Brugge sarà già indicativa, uno spartiacque importante così come ormai accade da inizio stagione a questa parte. Domani sera il Milan non può sbagliare e Paulo Fonseca ne è consapevole, la vittoria sofferta fino alla fine contro l'Udinese ha allontanato soltanto parzialmente dei fantasmi che dalle parti di Milanello sono presenti ormai da settimane, da quando il portoghese ha accettato l'incarico e da quando i risultati hanno deluso le aspettative iniziali.

Amaro in bocca

In Champions League il Milan non può sbagliare, la sconfitta contro il Bayer Leverkusen, per come è arrivata, ha lasciato l'amaro in bocca. Dal mancato approccio iniziale fino all'atteggiamento di alcuni leader che dovrebbero dare di più soprattutto in fasi di partita cruciali. E qui si ritorna al discorso di Rafa Leao, che tra interviste e comportamenti da persona poco matura non sta dimostrando di essere all'altezza del valore mediatico a lui attribuito da tempo. Ecco, forse è stato spinto un po' troppo, perché le sue percentuali realizzative sono un disastro.

Umiltà

Serve un bagno di umiltà, serve coraggio ma il Milan ha bisogno di tanto altro per provare a uscire dalle sabbie mobili e dare una sterzata alla stagione.