Milan, sei senza identità. Gli sprazzi servono a poco: servono umiltà e sacrificio

Christian Pulisic è l'uomo in più di questo Milan, senza sé senza ma. L'ultimo gol, nell'ultima sfida di campionato, contro la Fiorentina, ha dimostrato e confermato ancora una volta come l'americano sia l'uomo offensivo su cui si appoggia il Diavolo nei momenti di difficoltà. Sì, ma gli altri? Tutto fumo, niente arrosto.

Fonseca, quanti problemi hai

Il problema reale è proprio questo. Che sia 4-2-3-1, 4-3-3, 4-2-4, cambia davvero poco. Una squadra squilibrata in avantinche però sembra non andare da nessuna parte. Tutto ciò ha funzionato contro l'Inter dove serviva qualcosa di diverso, adesso però tutto è cambiato e Fonseca deve tornare a costruire quell'equilibrio che quest'anno non c'è mai stato.

Bisogna lavorare

Senza parlare di un approccio sbagliato, il lavoro durante la sosta, nonostante l'assenza di vari nazionali, deve essere incentrato proprio su questi aspetti perché questo Milan ha bisogno di trovare una reale identità. Le ultime due sconfitte hanno fatto ritornare critiche che forse non sono mai andate via, Fonseca ora pare essere più apprezzato ma con le chiacchiere non si va da nessuna parte. Servono risultati, serve un progetto serio per provare a tornare a vincere dopo mesi di buio. Altre strade non ce ne sono.