Pisseri ha forse consultato il raccattapalle? Risposta secca: “No”

Dopo la fondamentale doppia parata effettuata nel secondo tempo di Cesena-Spezia, prima sul rigore calciato da Lapadula e sulla successiva ribattuta, il portiere bianconero Pisseri ha parlato in conferenza stampa della sua partita. “Sono soddisfatto della mia prestazione e di quella della squadra. Abbiamo fatto un’ottima gara contro una squadra fisica, forte e che cercava di attaccare. Per quanto riguarda me nello specifico, nonostante il tanto tempo senza aver giocato mi sento bene”. 
In riferimento alle due parate consecutive su cui si è cimentato oggi, prima il rigore e il tiro subito successivo, ha detto: “Sono state due parate diverse: nella prima, il rigore, sono stato bravo a restare in piedi fino all’ultimo. Sulla respinta invece sono stato bravo a rialzarmi velocemente”.
Riguardo al poco preavviso che potrebbe aver avuto per sostituire Klinsmann, ormai primo portiere da mesi, ha spiegato: “Sapevo da un paio di giorni che c’era questa possibilità ma ne ho avuto conferma solo prima della partita, quando il mister ha dato la formazione”. Ha poi parlato delle sensazioni che ha provato ritrovandosi in panchina da un giorno all’altro dopo aver iniziato la stagione da titolare.

“Stavo giocando bene, stavo facendo un ottimo campionato, per questo c’è stato un po’ di dispiacere. Sono contento che le cose siano tornate ad andare bene per la squadra. Ci siamo ripresi e oggi ho avuto anche la possibilità di tornare a giocare, non ero sicuro sarebbe successo ancora. Giocare davanti a tanti tifosi è stato bello come lo è stato mantenere la porta inviolata e portare a casa un punto fondamentale per il nostro campionato. Sono pronto per continuare a giocare”.
Viene chiesto inoltre a Pisseri se abbia consultato il raccattapalle prima di tuffarsi per respingere il penalty, dato che la porta che si trovava a difendere era la stessa nella quale Klinsmann aveva respinto il tiro dagli undici metri di Cerri della Salernitana. Risposta laconica, secca e senza fronzoli da parte di colui che ancora una volta si rivela un elemento decisivo e al contempo poco interessato ai riflettori: “No”.