
Inter, Inzaghi: "47^ partita al 12 aprile, l'anno scorso 48 in tutta la stagione"
Simone Inzaghi, allenatore dell'Inter, commenta in conferenza stampa la partita vinta con il Cagliari. Diretta testuale a cura di TMW.
20.09 - A breve l'inizio della conferenza stampa.
20.39 - Inizia la conferenza stampa.
Ha rivisto sul 2-1 i timori di Parma?
"No, la squadra è stata bravissima. Poco da dire, abbiamo giocato un grandissimo primo tempo, potevamo fare più di due gol con una squadra ben allenata. Poi purtroppo abbiamo preso il gol del 2-1, su cui potevamo fare meglio. Abbiamo fatto subito il 3-1 e siamo stati bravi a non concedere nulla se non quel tiro salvato da De Vrij. Però sappiamo che di fronte ci sono degli avversari. Dobbiamo continuare così, siamo alla 47esima partita al 12 aprile: l'anno scorso 48 in tutto l'anno, è qualcosa di anomalo che sapevamo ma non fino a questo punto. Andiamo avanti cercando di recuperare giocatori e non perderne".
Tornando al mercato di gennaio, che valutazioni avete fatto e si aspettava un Arnautovic così decisivo?
"Sì, è sempre stato dentro questo gruppo. Marko sta facendo benissimo, Taremi e Correa stanno cercando di aiutarci, Thuram e Lautaro giocano di più ma abbiamo bisogno di tutti. Arnautovic ci sta dando tantissimo, Correa quando entra fa sempre il suo e oggi è stato molto bravo. Abbiamo bisogno di tutti, non lascio indietro nessuno: ci sarà bisogno di tutti quanti, sapendo che giocheremo sempre e comunque. Ci vorrà forza".
È una leggenda metropolitana che avete il calendario più difficile?
"Il calendario è complicato per tutti, e ognuno ha il suo destino. Ci sono squadre come il Cagliari che possono creare problemi, come avevano fatto Parma o Udinese o anche Monza. Bisogna sempre rimanere concentrati, lucidi, con la voglia vista oggi".
Da quando allena l'Inter solo City e Liverpool hanno vinto più partite in casa della sua squadra. Giocare in casa il ritorno di Champions o di Coppa Italia quanto è importante?
"Senz'altro è un dato che fa piacere. San Siro lo sentiamo, i dati lo dicono: siamo davanti a questo pubblico che ci aiuta tantissimo, sono sempre con noi quando abbiamo bisogno. Anche oggi ci hanno aspettato. Anche a Monaco erano tantissimi, nei miei quasi quattro anni non siamo mai stati soli ma siamo sempre stati insieme. È un connubio molto forte, che deve continuare".
Kane e Kompany hanno detto che avete festeggiato troppo...
"Non lo sapevo. Io personalmente mi sono complimentato con la squadra due minuti, sapendo che ci sarebbe stato il ritorno che è un secondo tempo. Dopo Monaco non ho visto grandi esultanze, ho visto una squadra orgogliosa dopo una grande prova di fronte a una squadra con campioni, un ottimo allenatore e il monte ingaggi più alto al mondo. Al ritorno cercheremo di fare una grande gara".
20.46 - Conclusa la conferenza stampa.
20.09 - A breve l'inizio della conferenza stampa.
20.39 - Inizia la conferenza stampa.
Ha rivisto sul 2-1 i timori di Parma?
"No, la squadra è stata bravissima. Poco da dire, abbiamo giocato un grandissimo primo tempo, potevamo fare più di due gol con una squadra ben allenata. Poi purtroppo abbiamo preso il gol del 2-1, su cui potevamo fare meglio. Abbiamo fatto subito il 3-1 e siamo stati bravi a non concedere nulla se non quel tiro salvato da De Vrij. Però sappiamo che di fronte ci sono degli avversari. Dobbiamo continuare così, siamo alla 47esima partita al 12 aprile: l'anno scorso 48 in tutto l'anno, è qualcosa di anomalo che sapevamo ma non fino a questo punto. Andiamo avanti cercando di recuperare giocatori e non perderne".
Tornando al mercato di gennaio, che valutazioni avete fatto e si aspettava un Arnautovic così decisivo?
"Sì, è sempre stato dentro questo gruppo. Marko sta facendo benissimo, Taremi e Correa stanno cercando di aiutarci, Thuram e Lautaro giocano di più ma abbiamo bisogno di tutti. Arnautovic ci sta dando tantissimo, Correa quando entra fa sempre il suo e oggi è stato molto bravo. Abbiamo bisogno di tutti, non lascio indietro nessuno: ci sarà bisogno di tutti quanti, sapendo che giocheremo sempre e comunque. Ci vorrà forza".
È una leggenda metropolitana che avete il calendario più difficile?
"Il calendario è complicato per tutti, e ognuno ha il suo destino. Ci sono squadre come il Cagliari che possono creare problemi, come avevano fatto Parma o Udinese o anche Monza. Bisogna sempre rimanere concentrati, lucidi, con la voglia vista oggi".
Da quando allena l'Inter solo City e Liverpool hanno vinto più partite in casa della sua squadra. Giocare in casa il ritorno di Champions o di Coppa Italia quanto è importante?
"Senz'altro è un dato che fa piacere. San Siro lo sentiamo, i dati lo dicono: siamo davanti a questo pubblico che ci aiuta tantissimo, sono sempre con noi quando abbiamo bisogno. Anche oggi ci hanno aspettato. Anche a Monaco erano tantissimi, nei miei quasi quattro anni non siamo mai stati soli ma siamo sempre stati insieme. È un connubio molto forte, che deve continuare".
Kane e Kompany hanno detto che avete festeggiato troppo...
"Non lo sapevo. Io personalmente mi sono complimentato con la squadra due minuti, sapendo che ci sarebbe stato il ritorno che è un secondo tempo. Dopo Monaco non ho visto grandi esultanze, ho visto una squadra orgogliosa dopo una grande prova di fronte a una squadra con campioni, un ottimo allenatore e il monte ingaggi più alto al mondo. Al ritorno cercheremo di fare una grande gara".
20.46 - Conclusa la conferenza stampa.
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