
ESCLUSIVA TC - GIUSEPPE BELLINI: "Ieri buon primo quarto d'ora del Cagliari, poi ci siamo accontentati ed è venuta fuori la qualità superiore della Fiorentina. Purtroppo noi abbiamo dei limiti evidenti sul piano della gestione del pallone"
Giuseppe Bellini, nel corso della sua carriera, ha vestito sia la maglia del Cagliari che quella della Fiorentina. Proprio lui, ai microfoni di Tuttocagliari.net, commenta la pesante sconfitta rimediata da Luperto e compagni nella delicatissima gara di ieri contro i viola.
Giuseppe, come si può analizzare il match dell’Unipol Domus? La prestazione del Cagliari è apparsa, nel complesso, largamente insufficiente.
“In realtà i rossoblù avevano iniziato bene. Nel primo quarto d’ora si erano ben disimpegnati e avevano messo in mostra delle buone cose, anche sotto il profilo tecnico. Poi si sono un po’ accontentati, e al contempo è venuta fuori la qualità della Fiorentina, che li ha messi in grande difficoltà. In più sul gol di Gosens la difesa sarda non è stata esattamente impeccabile… Va detto che nella ripresa gli uomini di Palladino sono stati molto più efficaci e determinati rispetto a quelli di Davide Nicola. La verità, comunque, è che al Cagliari andava bene il pareggio. E avere un risultato in testa già prima di scendere in campo può condizionare tantissimo i giocatori.”
Nella ripresa, dopo il vantaggio di Beltran, il Cagliari non è mai riuscito a produrre azioni d’attacco significativamente pericolose, eccezion fatta per un tiro da fuori area di Marin. A suo avviso per quale ragione?
“La Fiorentina ci ha pressato a tutto campo e non ci faceva ragionare. Ci costringeva a giocare con lanci lunghi, che senza la presenza in campo delle torri servono a ben poco. Insomma, non siamo proprio riusciti a fare quello che volevamo. Anche perché, diciamolo francamente, noi non abbiamo quella qualità che consente di sopperire, nel corso della partita, a determinate situazioni tattiche.
Così ora ci tocca fare la corsa sulle altre squadre che lottano per non retrocedere, sperando che la Fiorentina nel prossimo turno giochi contro l’Empoli così come ha giocato contro di noi all’Unipol Domus. Purtroppo non resta molto altro da fare. Certo, naturalmente abbiamo le nostre partite da disputare, nelle quali dovremo cercare di riscattare le ultime sconfitte con l’Inter e con la Viola.”
Giuseppe, come lei stesso diceva prima il Cagliari ieri ha fatto passare un brutto quarto d’ora alla Fiorentina in avvio di gara, ma poi - per il resto del match - è praticamente sparito dal campo. Quest’anno non è la prima volta che accade. Secondo lei a cosa può essere dovuta questa evidente discontinuità di rendimento all’interno della stessa partita? È un problema di mentalità, o forse di condizione fisica?
“No, io credo che la questione sia un’altra. Quando le squadre avversarie iniziano a pressarci noi andiamo subito in affanno: è proprio in quei frangenti che vengono palesemente a galla tutti i nostri limiti. Facciamo fatica a gestire il pallone e a costruire azioni in linea, ricorriamo troppo spesso al lancio lungo, non seguiamo la manovra offensiva con tanti uomini… Purtroppo a questo Cagliari manca qualcosa - o più di qualcosa - innanzitutto sul piano della qualità e della proprietà di palleggio. Lo sappiamo bene, del resto. Anche perché se così non fosse non ci troveremmo in questa posizione di classifica.”



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