
Pisacane sul trionfo del Cagliari Primavera: "Portare una Coppa a Cagliari non è come negli altri posti"
Durante la cerimonia ufficiale tenutasi presso il Consiglio Regionale della Sardegna, Fabio Pisacane, tecnico della Primavera del Cagliari, ha preso la parola per esprimere l’orgoglio e l’emozione legati alla recente vittoria della Coppa Italia Primavera, un traguardo storico per il club rossoblù.
"Prima di passare ai ringraziamenti e alle dediche, volevo ringraziarla a nome di tutta la squadra per questo invito e riconoscimento", ha esordito Pisacane rivolgendosi al Presidente del Consiglio Regionale, Piero Comandini.
"Ci fa capire quello che abbiamo fatto e quello che ci siamo detti con i ragazzi", ha aggiunto, sottolineando il significato profondo del successo ottenuto.
Pisacane ha poi voluto rimarcare il valore simbolico del trofeo, conquistato con sacrificio e determinazione:
"I ragazzi sanno che portare una Coppa a Cagliari non è come negli altri posti", ha affermato con convinzione.
"Ci tenevo a ringraziarla perché la Regione ci è stata di grande alleato", ha continuato, evidenziando il legame tra la squadra e il territorio sardo.
Nel suo intervento, l’ex difensore ha dedicato il trofeo ai protagonisti in campo e a chi ha contribuito nel tempo alla crescita del settore giovanile:
"Questa Coppa la dedichiamo a questi ragazzi, ai giovani. Abbiamo iniziato questo percorso che parte da lontano".
"Noi siamo forse l'ultimo anello della catena, ma siamo quelli che hanno fatto questo lavoro straordinario. Ma è giusto ringraziare chi ha posto le basi", ha detto, riconoscendo il merito anche a chi ha lavorato dietro le quinte negli anni passati.
Infine, Pisacane ha concluso con parole di forte appartenenza e gratitudine:
"Sono orgoglioso di rappresentare oggi questo club e questo staff".
Il tecnico e poi intervenuto a margine dell'evento e si è soffermato anche sulle ultime gare da affrontare con la Primavera: "Da qui alla fine del campionato affronteremo squadre che proveranno a metterci i bastoni tra le ruote. Dobbiamo andare avanti e finire la stagione senza rimpianti. Papa Francesco? Mi dispiace tantissimo per la sua morte. Ho vissuto quest'epoca da adulto, mi sono avvicinato molto alle sue parole. E' stato il Papa dei deboli".
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