
Cocchi: "Le squadre che lottano per salvarsi sono tutte lì"
Il giornalista di PianetaEmpoli Alessio Cocchi ha parlato ai microfoni di TorinoGranata e ha fatto il punto della situazione sulla corsa salvezza. Queste le sue parole:
Quanto potrebbe pesare all'Empoli l’essere terzultimo in classifica seppur a dieci giornate dalla fine il discorso salvezza sia ancora aperto, anche se non facile?
“La classifica lascia il tempo che trova perché l'Empoli sa che deve fare almeno 14 punti di qui alla fine della stagione per arrivare ai 36, che tendenzialmente dovrebbero bastare per salvarsi. Quindi il fatto di essere terzultimo a dieci gare dalla fine lascia veramente il tempo che trova. L'Empoli l'anno scorso ha fatto una rimonta clamorosa, a un certo punto era addirittura penultimo, staccato dalla quartultima da diversi punti. Adesso le squadre sono tutte lì perché il Parma ha due punti in più, il Lecce tre e il Verona e il Cagliari quattro, le avversarie che lottano per salvarsi non sono lontane, quindi la classifica non è un peso. L'Empoli sicuramente deve fare i punti, sa che deve farli e che deve affrontare ogni gara come se fosse una finale. Dieci partite sono 30 punti in palio e non sono pochi. Il margine c’è, anche se non è facile. Però l’obiettivo è quello di salvarsi anche all'ultimo secondo dell'ultima giornata, così come è successo lo scorso campionato. La squadra è al quarto anno consecutivo in Serie A, non ci sono obblighi, non ci sono pesi e un'eventuale retrocessione verrà comunque presa in maniera molto, molto serena dalla piazza. L'importante è che la squadra metta il 100% in ogni gara, poi se non dovesse riuscire nell'impresa, perché sarà un'impresa quella di salvarsi anche quest'anno, non verrà vissuta come un dramma dopo quattro anni consecutivi di Serie A. Ripeto, c'è molta serenità. D'Aversa è convinto che la squadra abbia le carte in regola per farcela. Hanno pesato tantissimo i tanti infortuni perché l'Empoli nella prima parte di stagione, quando aveva tutti i giocatori a disposizione, galleggiava tra il decimo e l'undicesimo posto, che non è certamente il piazzamento dell'Empoli. Questo per far capire che avere sempre cinque, sei titolarissimi fuori per una squadra che deve salvarsi non è facile”.







