
ESCLUSIVA TC - PIERPAOLO MARINO: "Cagliari, stai vivendo un momento di appannamento. E allora il fine giustifica i mezzi: anche una sana tattica difesa-contropiede può risultare vincente. Con la Roma la gara potrebbe decidersi nel finale..."
Pierpaolo Marino, decano dei dirigenti sportivi italiani intervistato da Tuttocagliari.net, considera quello attraversato attualmente dal Cagliari come “un periodo di naturale involuzione”, ed è convinto che i sardi riusciranno a uscire presto dal tunnel di risultati negativi nel quale si sono infilati da un mese a questa parte.
Pierpaolo, le ultime quattro gare non sono state ben giocate dal Cagliari. Si è vista una squadra troppo spesso rinunciataria e incapace di reagire alle avversità, contrariamente a quello che era accaduto per buona parte del girone d’andata…
“Il Cagliari viene però da un pareggio interno contro il Genoa. Ecco, alla luce di ciò che sta facendo il Grifone sotto la guida di Vieira tenderei a considerarlo un risultato positivo. Io in linea generale ho molta fiducia nella squadra sarda. Può capitare una serie di partite negative; d’altra parte mi sembra che, prima di collezionare queste prestazioni insufficienti, i rossoblù abbiano dimostrato di poter tenere testa anche all’Atalanta, uscendo indenni dal Gewiss Stadium: impresa mai banale. A mio parere, insomma, il Cagliari può mantenere - se non addirittura accrescere - il vantaggio che ha sulla zona retrocessione. In proiezione lo vedo salvo con qualche giornata d’anticipo. Insomma, credo che Luperto e compagni arriveranno già salvi alla trasferta di Napoli, programmata per l’ultima giornata.”
Ultimamente al Cagliari sta venendo a mancare soprattutto la brillantezza del gioco e dell’espressione calcistica. Tanti lanci lunghi, pochissima costruzione manovrata e palle gol che arrivano - a dir poco - col contagocce. Si tratta solo di un momento di appannamento? E, soprattutto, la qualità e la validità del gioco espresso non sono tra i presupposti fondamentali per centrare i propri obiettivi, salvezza compresa?
“Il Cagliari in alcuni casi e in alcune partite, specialmente del girone d’andata, ci ha impressionati quando ha dimostrato di saper sorprendere gli avversari andandoli a pressare con coraggio e con spirito propositivo. Ma adesso che i rossoblù sono giunti allo sprint finale per ottenere la salvezza mi vien da dire che il fine giustifica i mezzi: ci sono determinate partite in cui anche una sana tattica difesa-contropiede può risultare vincente. Nicola, del resto, conosce la strada per condurre la barca in porto. Ci saranno senz’altro delle gare in cui gli isolani potranno anche offrire un buon gioco; quello attuale è un momento di involuzione che, tuttavia, ci può stare. Io personalmente non andrei tanto per il sottile e non mi curerei granché dello spettacolo, quanto piuttosto del risultato.”
Dopodomani è in programma, allo stadio Olimpico, Roma-Cagliari. I giallorossi sono appena stati eliminati dall’Europa League, peraltro dopo aver giocato per ottanta minuti in dieci contro undici. A suo parere domenica potrebbero risentire dello sforzo fisico profuso a Bilbao?
“Il Cagliari in questa sfida dovrà essere, mi passi il termine, marpione. Il che significa principalmente avere la capacità di approfittare, nella fase finale del match, di quello che potrebbe essere un calo fisico dei giocatori della Roma. Bisognerà resistere almeno fino a metà del secondo tempo, mantenendo il risultato ancora incerto. Insomma, approccerei la partita con l’idea che si potrebbe risolvere anche - se non soprattutto - nello scorcio finale.”







