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ESCLUSIVA TC - CICCIO BAIANO: "Ultimamente il Cagliari parte sempre con l'handicap. Ma lo vedo più attrezzato rispetto alle dirette concorrenti per la salvezza. Scudetto? L'Inter ha il vantaggio di avere, in pratica, due squadre titolari"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
Oggi alle 16:30Primo piano
di Matteo Bordiga
per Tuttocagliari.net

ESCLUSIVA TC - CICCIO BAIANO: "Ultimamente il Cagliari parte sempre con l'handicap. Ma lo vedo più attrezzato rispetto alle dirette concorrenti per la salvezza. Scudetto? L'Inter ha il vantaggio di avere, in pratica, due squadre titolari"

Francesco “Ciccio” Baiano, ex attaccante - tra le altre - di Foggia e Fiorentina, arrivato anche a vestire la maglia della Nazionale azzurra, fa il punto sul campionato di serie A, con particolare focus sulla lotta retrocessione e sul nuovo Cagliari di Davide Nicola.

Francesco, quest’anno la serie A sembra più avvincente e imprevedibile rispetto alle passate stagioni. In particolare nella lotta per lo scudetto e per un piazzamento in Champions League.

“Sono d’accordo. Ultimamente c’era sempre stata una squadra che era andata rapidamente in fuga, con le altre ad affannarsi nel tentativo di rincorrerla. Comunque è ancora prematuro fare delle valutazioni sull’andamento del campionato: un quadro più chiaro, secondo me, comincerà a delinearsi attorno al mese di febbraio. Ci sono alcune formazioni che erano partite con ottime credenziali in ottica tricolore ma che, ora come ora, sono un po’ attardate: penso al Milan e alla Juventus. È vero che i bianconeri hanno avuto alcuni infortuni eccellenti, ma da loro e dai rossoneri, francamente, ci si aspettava molto di più. In primis sotto l’aspetto del gioco.”

C’è, a suo avviso, una favorita numero uno per la conquista del titolo? Alcuni indicano addirittura l’Atalanta, per come si esprime e per come riesce a dominare le partite…

“Credo che l’Inter abbia un grosso vantaggio rispetto alle altre: dispone non di una, ma di due squadre titolari. Può dunque permettersi di gestire le partite nella maniera migliore, anche se fa la Champions League: una competizione che porta via tante energie. L’unica compagine che non ha questo problema è il Napoli, che pertanto sarà indubbiamente una protagonista del campionato. Quanto all’Atalanta, direi che è a tutti gli effetti una grande squadra ormai da tempo. In più non ha l’assillo di dover vincere a tutti i costi. Per conto mio lotterà sicuramente per lo scudetto, e magari questo potrebbe essere l’anno giusto. Bisognerà anche capire se l’Inter arriverà fino in fondo in Champions: questo giocherà un ruolo determinante nella battaglia per la vittoria del campionato. E conteranno tanto anche gli infortuni: perdere dei giocatori importanti potrebbe risultare decisivo, in senso negativo, per l’una o per l’altra squadra.”

Zona retrocessione: qual è la sua opinione sul Cagliari di Davide Nicola, che coi due pareggi contro Milan e Genoa ha interrotto una preoccupante striscia di sconfitte consecutive?

“Il problema del Cagliari è che parte sempre con l’handicap: anche l’anno scorso aveva iniziato malissimo e poi, alla lunga, era riuscito a centrare la salvezza. Mister Ranieri, assieme ai suoi ragazzi, aveva compiuto un capolavoro. Quest’anno i sardi, dopo aver cambiato allenatore, nuovamente hanno stentato nelle prime giornate. Ed è normale che quando non parti bene poi subentrino delle tensioni e ti ritrovi, magari, a giocare contratto, schiacciato dalla necessità di portare assolutamente dei punti a casa. Tuttavia, dopo un periodo difficile Luperto e compagni hanno rialzato la testa e hanno collezionato diversi risultati positivi. Lotteranno senz’altro per mantenere la categoria, ma devo dire che, rispetto alle altre pericolanti, li vedo più attrezzati dal punto di vista della qualità e della profondità della rosa. Anche se poi, all’atto pratico, questo conta poco: occorre fare punti e vincere soprattutto gli scontri diretti.”

A tal proposito, venerdì è in programma Cagliari-Verona all’Unipol Domus. Ci dobbiamo aspettare una gara tesa e contratta da ambedue le parti o lei ritiene che i rossoblù, sfruttando il fattore campo, dovrebbero premere fin da subito sull’acceleratore per schiacciare il Verona?

“Personalmente mi aspetto una partita contratta: nessuna delle due squadre si può permettere di lasciare punti. Il Verona sta vivendo un momento delicato, perché non solo ha subito cinque gol in quarantacinque minuti nell’ultima sfida contro l’Inter, ma ultimamente quasi mai è riuscita a fare risultato. In più, da quel che leggo, gli scaligeri sono stati spediti in ritiro a tempo indeterminato: questo significa che la società è davvero molto arrabbiata con i giocatori e con lo staff tecnico. A questo proposito, mi consenta una piccola riflessione: ai miei tempi, quando si andava in ritiro lo si faceva seriamente. Oggi come oggi non so quanto il ritiro possa servire a compattare la squadra, perché i calciatori ci vanno portandosi appresso computer e cellulari. In teoria bisognerebbe vietare a chiunque di portare con sé almeno il telefonino: allora sì che questo provvedimento avrebbe senso.

Ritornando a Cagliari-Verona, credo che a prevalere sarà chi sbaglierà meno. L’approccio alla partita dovrà essere di altissimo livello e la concentrazione dovrà essere massima, perché rossoblù e gialloblù - benché il campionato non sia ancora giunto al giro di boa - si stanno già giocando qualcosa di importante.”