Pastore: "Ranieri reduce da stagione faticosa a Cagliari. Da solo non può risolvere i problemi della Roma"
Nel corso della trasmissione L'ascia Raddoppia, in onda sui canali di Cronache di Spogliatoio, il giornalista Giuseppe Pastore ha commentato il ritorno di Claudio Ranieri sulla panchina della Roma. Le sue parole, sintetizzate da TuttoCagliari.net: "Come fai a criticarlo? Anzi, penso sia una mossa pensata per ricompattare l’ambiente: meno fischi, meno ululati di disapprovazione allo stadio. Certo, Ranieri ha 73 anni e una carriera che lui stesso aveva dichiarato conclusa a maggio, probabilmente perché non sentiva più gli stimoli. Però la Roma, evidentemente, gliene ha riaccesi altri. Questa situazione mi fa pensare a una metafora emersa in questi giorni: Ranieri è come Mattarella. Un grande presidente, una grande persona, ma che accetta il secondo mandato nel vuoto e nel buio della politica italiana, incapace di eleggere un successore. La Roma sembra aver fatto qualcosa di simile, andando "disperatamente" da Ranieri per chiedergli di tornare. Parliamo di un allenatore dalla carriera straordinaria, capace di miracoli. Ma ora si troverà davanti una rosa che appare confusa, senza un sistema di gioco chiaro. Sono passati mesi, e io stesso non ho idea di come giochi la Roma – e forse nemmeno Ranieri lo sa ancora.
A complicare le cose, c’è un calendario difficilissimo: Napoli, Tottenham, Atalanta... Ci sono tanti problemi da risolvere. Non basta ricompattare lo spirito o l’ambiente per mettere tutti dalla stessa parte. Ci sono questioni troppo complesse: come valorizzare i giocatori? Chi lasci fuori? Come gestisci Dybala? E le fasce? Hummels sta bene o non poteva davvero giocare? E poi, guardando l’ultima stagione di Ranieri: quella a Cagliari è stata positiva, sì, ma anche faticosa. A febbraio, a un certo punto, Ranieri aveva annunciato le sue dimissioni nello spogliatoio, salvo poi tornare sui suoi passi. Questo per dire che non è un allenatore infallibile, e non sarebbe giusto né per lui né per l’ambiente pensare che basti il suo ritorno per risolvere tutto. Ranieri, in questo momento, è una figura di garanzia. Ma garanzia di cosa? Perché oltre a lui, al momento, sembra non esserci nulla".