ESCLUSIVA TC - LUCIANO DE PAOLA: "Il Cagliari ha le qualità per giocare col baricentro più alto. In avanti dispone di uomini in grado di risolvere la gara in qualsiasi momento. A volte contro le big scatta una sorta di sudditanza psicologica..."

A fine anni Ottanta mise muscoli, fiato, “garra” e corsa al servizio del Cagliari arrembante e irriverente di Claudio Ranieri.

Oggi Luciano De Paola segue con passione le – alterne – vicende della formazione rossoblù: intervistato da Tuttocagliari.net, commenta le ultime prestazioni dell’undici di Davide Nicola e presenta la sfida in programma domani al Dall’Ara di Bologna.

Luciano, contro la Juve reduce dalle fatiche di Eindhoven si poteva e si doveva fare qualcosa in più. Non è d’accordo?

“Premetto che stimo molto Nicola come allenatore. Spesso quando affronti la Juve parti col freno a mano tirato, poi magari se prendi gol ti spingi in avanti. A mio parere il Cagliari può giocare anche in maniera più aggressiva e col baricentro alto, perché è una squadra quadrata e messa bene in campo. In particolare là davanti ha elementi che possono trovare il gol in qualsiasi momento: a me piace molto Luvumbo, che nell’uno contro uno può essere devastante grazie alla sua velocità.

Purtroppo capita che di fronte alla Juventus, al Milan o all’Inter scatti quella sudditanza psicologica che ti porta a giocare fin troppo coperto. Anche se bisogna dire che al giorno d’oggi i valori si sono molto livellati: non esiste più quel divario tecnico tra la Juve e una cosiddetta ‘piccola’ che poteva esserci qualche tempo fa. Quindi tanto vale, anche contro le big, giocarsi le proprie carte a viso aperto. Comunque alla fine il Cagliari sta disputando un campionato in linea con le aspettative: attualmente è fuori dalla zona retrocessione. Potrebbe fare di più? Certamente sì, perché dispone di una rosa importante.”

Domani si va a Bologna per affrontare un avversario che ha giocato giovedì sera una gara estremamente dispendiosa contro il Milan. Che partita andrà in scena al Dall’Ara?

“Il Bologna punta sull’organizzazione di gioco, ma se anche imporre al match dei ritmi molto alti. Contro il Milan, ad esempio, nella ripresa l’undici di Italiano ha messo in campo tanta qualità e, al contempo, tanta intensità. Poi sugli esterni ha elementi pericolosissimi e abili a saltare l’uomo in velocità: Ndoye da una parte e Dominguez dall’altra. In mezzo al campo i felsinei possono contare su gente come Freuler e Ferguson, e anche in fase difensiva sono decisamente attrezzati a strutturati. Prevedo una sfida molto tattica ed equilibrata, probabilmente senza tanti gol.”