ESCLUSIVA TC - RICKY ALBERTOSI: "Stasera assisteremo a una sfida aperta, ma vedo la Juve superiore e favorita. Comunque il Cagliari non dovrebbe aver problemi a salvarsi: ci sono squadre meno attrezzate di quella rossoblù"

Cagliari-Juve, in fin dei conti, è la sua partita. Anche se a campi invertiti, il confronto tra bianconeri e rossoblù contribuì a certificare in maniera decisiva il più grande e clamoroso successo della sua pluridecorata carriera sportiva: la conquista dello scudetto in riva al Poetto, anno di grazia 1970.

Quel 2-2 di Torino – con doppietta di Gigi Riva e direzione di gara dell’arbitro Concetto Lo Bello a dir poco “turbolenta” – Ricky Albertosi se lo ricorda come se fosse passato appena un giorno, anziché cinquantacinque anni. Oggi, all’Unipol Domus, non c’è in palio la gloria, ma “semplicemente” una vittoria che avvicinerebbe ancora di più il traguardo-salvezza – sponda rossoblù – e tre punti che consentirebbero alla Juventus di continuare a coltivare le ambizioni di quarto posto.

L’ex saracinesca del leggendario undici allenato da Manlio Scopigno affida ai microfoni di Tuttocagliari.net le sue impressioni a poche ore dal calcio d’inizio.

Ricky, impossibile non pensare a lei e a Gigi Riva quando si gioca Cagliari-Juventus. Come vede la sfida di stasera?

“Sia il Cagliari che la Juve arrivano a questa partita con grandi e forti motivazioni. I sardi giocheranno in casa, però io credo che la Juve sia sensibilmente superiore. I bianconeri vengono da una pesante eliminazione patita in Champions League e, c’è da giurarci, vorranno fare di tutto per tornare immediatamente nell’Europa dei giganti. Certo, vedo una sfida aperta e tutta da giocare… Però, per quanto riguarda il risultato finale, do maggior credito all’undici di Thiago Motta.”

È verosimile ipotizzare una Juve che conduca il gioco, attraverso il suo proverbiale possesso palla, e un Cagliari sempre pronto a colpire di rimessa.

“Ah, è poco ma sicuro che i rossoblù aspetteranno i bianconeri nella loro metà campo e punteranno sulle ripartenze in contropiede. Il canovaccio tattico della gara sarà certamente questo.”

Proiettandoci da qui alla fine del campionato, ovvero a maggio, lei vede il Cagliari tranquillamente salvo o coinvolto nella bagarre-retrocessione fino all’ultima giornata?

“Credo che i ragazzi di Nicola abbiano tutte le carte in regola per mantenere la categoria. Anche se stanno lottando strenuamente, perché la distanza dalla zona calda si allunga e si assottiglia continuamente settimana dopo settimana. Ma resta il fatto che ci sono squadre meno strutturate del Cagliari, e quindi più indiziate a scivolare in cadetteria.”