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Ametrano: "Il Cagliari sicuramente non meritava un passivo così largo: il Napoli deve tanto a Meret"TUTTO mercato WEB
© foto di Prospero Scolpini/TuttoLegaPro.com
Oggi alle 15:30News
di Paola Pascalis
per Tuttocagliari.net

Ametrano: "Il Cagliari sicuramente non meritava un passivo così largo: il Napoli deve tanto a Meret"

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Raffaele Ametrano, vice allenatore del Chions, ex giocatore di Napoli, Udinese e Juventus. Di seguito, un estratto dell’intervista.
 

Due giorni di Champions, bilancio positivo per le italiane?
“Solo il Milan è andato male però le altre hanno fatto bene, soprattutto l’Inter che ha giocato probabilmente con la squadra più forte del mondo: il nostro calcio è in salute. Anche il Bologna è andato bene, ma a loro serve tempo dopo i tanti cambi che ci sono stati nel mercato di quest’estate”.

La Juve sarà affaticata in vista della partita col Napoli?
“La vittoria da rinnovato entusiasmo alla Juventus quindi è vero che può toglierti qualche energia, ma sono giocatori che tranquillamente possono reggere il doppio impegno settimanale. Sono scorie che riusciranno a smaltire. Inoltre, la vittoria, darà la spinta per giocare una partita impegnativa col Napoli”.

Lei ha giocato anche con Empoli e Cagliari, ultime avversarie di Juve e Napoli…
“L’Empoli è una squadra fresca, giovane, sono anche ben organizzati: si deve stare attenti, il pareggio con la Juve non è un risultato casuale. Il Cagliari sicuramente non meritava un passivo così largo: il Napoli deve tanto a Meret. Gli azzurri si stanno ricostruendo, Conte è un motivatore unico, e sta sulla strada giusta”.

Si vede più la mano di Motta alla Juve o quella di Conte al Napoli?
“Dopo la sconfitta col Verona, il Napoli è in ripresa, non molla mai, invece Motta mi sta riprendendo perché, in poco tempo, sta costruendo qualcosa che alla Juve mancava da molti anni”.

Resta favorita l’Inter?
Sono più avanti rispetto a tutte le altre, per conoscenza ed organizzazione, praticamente giocano col cambio automatico: è l’unica squadra top che non ha cambiato allenatore. I nuovi acquisti si sono ambientati bene”.

Mazzocchi viene criticato dalla piazza, ma Conte non lo sostituisce mai 
Nelle grandissime squadre, come il Milan di Sacchi, c’era Colombo, oppure il Gattuso di turno nella squadra di Ancelotti. Ci sono dei giocatori che fanno un lavoro oscuro che danno equilibrio a tutto il gruppo. Il ragazzo ha dimostrato di avere dei valori, e se Conte lo mette in campo non è casuale”.