
Antonio Avanti: "Devo delle scuse a Italiano. Con Saputo si può sognare lo Scudetto"
All'interno dell'edizione odierna del Corriere dello Sport-Stadio è possibile leggere un'intervista al produttore cinematografico tifosissimo del Bologna Antonio Avanti, fratello di Pupi, che ha commentato così la stagione dei rossoblù: "Siamo in corsa per un buon piazzamento. La Coppa Italia poi sarebbe un grande risultato che mi autorizzerebbe a perdonare nuovamente il pullman a Piazza Maggiore, e Italiano supererebbe Motta. Visto l’inizio negativo di questa stagione, mi sono sentito patetico per la sfilata, i cori, i pullman del ritorno in Champions, avevamo festeggiato il nulla. Però le cose sono cambiate".
Sulle differenze tra Thiago Motta e Vincenzo Italiano.
"A parte il grave tradimento umano per aver scelto prestigio e denaro andando nel club più popolare d’Italia, credevo che Motta, come tattico e per intelligenza, fosse superiore a Italiano che ho esagerato a condannare subito. Certo i risultati straordinari li ha fatti Motta. Italiano però è onesto e mi sta meravigliando positivamente. Gli chiederò scusa. Chi al suo posto se dovesse andarsene? Cercherei di recuperare Mancini o un altro in linea con le nostre ambizioni, come Sarri che forse abbiamo dimenticato che esista".
Si può sognare di nuovo uno Scudetto a Bologna?
"Lo scudetto si può sognare. Saputo è un presidente fantastico, sta dietro le quinte, non si espone, è dolce e saggio, se avesse voglia e possibilità di puntare sul mercato estivo, riempiendo quelle 2-3 caselle con top player, si può sperare di arrivare in paradiso, come nel 1964 il Bologna di Bernardini. Oggi, per com’è, la squadra sta facendo pure troppo, non c’è un atteggiamento rinunciatario e c’è uno straordinario feeling tra giocatori e tra squadra e tifosi che perdonano tutto. E’ una bella sinergia".
I suoi calciatori preferiti?
"A me piacciono i centrocampisti-registi, i giocatori intelligenti, geometrici. Uno come Schouten che purtroppo è andato via, o come Nils Liedholm, Juan Alberto Schiaffino, Giacomo Bulgarelli. Oggi vedo molto bene Freuler e Ndoye, che quando imparerà a fare più gol e a inquadrare meglio la porta diventerà un campione".
Sulle differenze tra Thiago Motta e Vincenzo Italiano.
"A parte il grave tradimento umano per aver scelto prestigio e denaro andando nel club più popolare d’Italia, credevo che Motta, come tattico e per intelligenza, fosse superiore a Italiano che ho esagerato a condannare subito. Certo i risultati straordinari li ha fatti Motta. Italiano però è onesto e mi sta meravigliando positivamente. Gli chiederò scusa. Chi al suo posto se dovesse andarsene? Cercherei di recuperare Mancini o un altro in linea con le nostre ambizioni, come Sarri che forse abbiamo dimenticato che esista".
Si può sognare di nuovo uno Scudetto a Bologna?
"Lo scudetto si può sognare. Saputo è un presidente fantastico, sta dietro le quinte, non si espone, è dolce e saggio, se avesse voglia e possibilità di puntare sul mercato estivo, riempiendo quelle 2-3 caselle con top player, si può sperare di arrivare in paradiso, come nel 1964 il Bologna di Bernardini. Oggi, per com’è, la squadra sta facendo pure troppo, non c’è un atteggiamento rinunciatario e c’è uno straordinario feeling tra giocatori e tra squadra e tifosi che perdonano tutto. E’ una bella sinergia".
I suoi calciatori preferiti?
"A me piacciono i centrocampisti-registi, i giocatori intelligenti, geometrici. Uno come Schouten che purtroppo è andato via, o come Nils Liedholm, Juan Alberto Schiaffino, Giacomo Bulgarelli. Oggi vedo molto bene Freuler e Ndoye, che quando imparerà a fare più gol e a inquadrare meglio la porta diventerà un campione".
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