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Pagliuca non ha dubbi: "Skorupski e De Gea i portieri più decisivi in A. Che sfida sarà domenica"
L'ex portiere del Bologna Gianluca Pagliuca è stato intervistato da Repubblica a pochi giorni dalla sfida del Dall'Ara fra i rossoblù di Italiano ed la Fiorentina di Palladino: "Oggi Skorupski e De Gea sono i portieri più decisivi della Serie A. Che sfida sarà domenica! E che bravo il polacco: io, al suo posto, avrei fatto fatica a digerire il turnover, ma sembra che per lui sia stato un carburante. Ha risposto alla grande».
E dire che fino a due anni fa Skorupski era spesso criticato…
"Ora ha raggiunto la piena maturazione. Non che prima fosse giovanissimo, ma è migliorato tantissimo con l’arrivo di Thiago Motta. Thiago lo ha messo in discussione quasi ogni domenica, creando un’alternanza con Ravaglia. Questo ha trasformato Skorupski, forse anche mentalmente. Ha capito che doveva sempre dimostrare qualcosa e ha reagito con forza e voglia di lavorare, migliorandosi continuamente. L’anno scorso ha fatto una stagione incredibile, e ora sta replicando. La partita contro il Benfica è stata una consacrazione, ma sono due anni che gioca alla grande".
A proposito di De Gea, uno come lui a Firenze vale quanto una grande punta?
"Assolutamente sì. De Gea è sempre stato fortissimo. A Manchester ha avuto qualche calo e degli errori, ma è stato un errore mandarlo via per prendere Onana a una cifra esagerata. De Gea è molto più forte. Lui, Kean e Palladino stanno facendo volare la Fiorentina, che è una grande squadra e, secondo me, continuerà a giocare in Europa".
E il Bologna? Partite come quella di Lisbona fanno venire voglia di giocare ancora in Europa?
"In Champions il calendario non è stato favorevole, e c’è rammarico per quei due maledetti punti persi contro lo Shakhtar. Ma all’epoca il Bologna non era ancora al top. Oggi, probabilmente, quella partita l’avrebbe vinta. Ora la squadra è in salute, gioca con convinzione ed è forte atleticamente. Contro il Benfica ha avuto la partita in mano per un tempo intero. Guardando avanti, tra campionato e Coppa Italia, ci sono ottime possibilità di tornare in Europa, anche se non fosse la Champions. Certo, quella competizione consuma tante energie, ma è troppo bello per un calciatore giocare la domenica e poi le coppe in settimana. L’anno scorso era un sogno, oggi è una realtà che si può ripetere".
E dire che fino a due anni fa Skorupski era spesso criticato…
"Ora ha raggiunto la piena maturazione. Non che prima fosse giovanissimo, ma è migliorato tantissimo con l’arrivo di Thiago Motta. Thiago lo ha messo in discussione quasi ogni domenica, creando un’alternanza con Ravaglia. Questo ha trasformato Skorupski, forse anche mentalmente. Ha capito che doveva sempre dimostrare qualcosa e ha reagito con forza e voglia di lavorare, migliorandosi continuamente. L’anno scorso ha fatto una stagione incredibile, e ora sta replicando. La partita contro il Benfica è stata una consacrazione, ma sono due anni che gioca alla grande".
A proposito di De Gea, uno come lui a Firenze vale quanto una grande punta?
"Assolutamente sì. De Gea è sempre stato fortissimo. A Manchester ha avuto qualche calo e degli errori, ma è stato un errore mandarlo via per prendere Onana a una cifra esagerata. De Gea è molto più forte. Lui, Kean e Palladino stanno facendo volare la Fiorentina, che è una grande squadra e, secondo me, continuerà a giocare in Europa".
E il Bologna? Partite come quella di Lisbona fanno venire voglia di giocare ancora in Europa?
"In Champions il calendario non è stato favorevole, e c’è rammarico per quei due maledetti punti persi contro lo Shakhtar. Ma all’epoca il Bologna non era ancora al top. Oggi, probabilmente, quella partita l’avrebbe vinta. Ora la squadra è in salute, gioca con convinzione ed è forte atleticamente. Contro il Benfica ha avuto la partita in mano per un tempo intero. Guardando avanti, tra campionato e Coppa Italia, ci sono ottime possibilità di tornare in Europa, anche se non fosse la Champions. Certo, quella competizione consuma tante energie, ma è troppo bello per un calciatore giocare la domenica e poi le coppe in settimana. L’anno scorso era un sogno, oggi è una realtà che si può ripetere".
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