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Walter Sabatini: "Calafiori in Premier League è una sciagura per il nostro calcio"
Lunga intervista a Radio Sportiva per il direttore sportivo Walter Sabatini. Tanti i temi di discussione affrontati tra cui il probabile e prossimo addio di Riccardo Calafiori per la Premier League, destinazione Arsenal. "E' una sciagura quando escono i giovani forti come lui del nostro campionato. 45 milioni di euro come valutazione è una somma ingente però i difensori sono stati pagati anche di più. Credo sia il minimo per uno come lui: mancino, imponente fisicamente, autorevole e con personalità nel gioco. Ricordiamo quello che ha fatto al 96' contro la Croazia: è uscito palla al piede, ha fatto quaranta metri, ha puntato la difesa e ha scaricato palla. Sono giocate se fai solo se hai qualità e coraggio e il coraggio di prendere rischi e di affondare l'azione ce l'hanno solo i grandi giocatori".
E il calcio italiano resta in crisi
"Non saremo in crisi indeterminata o irreversibile. Le sconfitte della Nazionale non devono essere testimonianza di una crisi calcistica, sono frutto di una partita e di un risultato. Ci siamo arrivati male a livello psico-fisico. Ci sono giocatori che per attitudine e caratteristiche, penso per esempio a Barella e Di Lorenzo, sono arrivati in ginocchio. E non so da cosa dipenda e non dal numero di gare giocate, visto che hanno giocato come e più di noi anche gli altri".
I giovani intanto, se ne vanno. Ultimi della lista sono Della Rovere al Bayern Monaco e Natali al Bayer Leverkusen
"A Scamacca promettemmo la prima squadra e decise di andare al PSV Eindhoven. Per me fu una sconfitta che anche oggi mi fa soffrire, a volte i giocatori e le famiglie prendono scelte e strade diverse. Per fortuna poi Gianluca ha rimesso la testa fuori andando al Sassuolo, è una sciagura quando i ragazzi se ne vanno".
Non è che ci sono troppi stranieri in Italia?
"Troppi stranieri è una fandonia. E' censurabile quando sono scarsi, i Rivera e i Mazzola sono cresciuti con Schiaffino... I grandi stranieri ben vengano, i giovani ne traggono beneficio. Il problema è la quantità, quando arrivano quelli scarsi".
Tra i problemi evidenziati nel nostro movimento c'è il Decreto Crescita.
"Il Decreto Crescita è stato importante, ci sono società in Italia che non hanno forza di trattare con le altre grandi d'Europa. E' stato utile ma dal punto di vista politico non è corretto da applicare al calcio".
A proposito di talenti: Zaniolo torna in Italia, all'Atalanta
"Nicolò vale molto, si è perso per motivi futili, per una fragilità di carattere. E' un giocatore importantissimo e all'Atalanta, con una guida come Gasperini, non potrà che far bene".
Quanto le manca il calcio? E' pronto a tornare?
"Il calcio è la mia vita, il mio lavoro. Ora sto fuori, devo aspettare. Seguo calciatori che avevo trascurato".
E il calcio italiano resta in crisi
"Non saremo in crisi indeterminata o irreversibile. Le sconfitte della Nazionale non devono essere testimonianza di una crisi calcistica, sono frutto di una partita e di un risultato. Ci siamo arrivati male a livello psico-fisico. Ci sono giocatori che per attitudine e caratteristiche, penso per esempio a Barella e Di Lorenzo, sono arrivati in ginocchio. E non so da cosa dipenda e non dal numero di gare giocate, visto che hanno giocato come e più di noi anche gli altri".
I giovani intanto, se ne vanno. Ultimi della lista sono Della Rovere al Bayern Monaco e Natali al Bayer Leverkusen
"A Scamacca promettemmo la prima squadra e decise di andare al PSV Eindhoven. Per me fu una sconfitta che anche oggi mi fa soffrire, a volte i giocatori e le famiglie prendono scelte e strade diverse. Per fortuna poi Gianluca ha rimesso la testa fuori andando al Sassuolo, è una sciagura quando i ragazzi se ne vanno".
Non è che ci sono troppi stranieri in Italia?
"Troppi stranieri è una fandonia. E' censurabile quando sono scarsi, i Rivera e i Mazzola sono cresciuti con Schiaffino... I grandi stranieri ben vengano, i giovani ne traggono beneficio. Il problema è la quantità, quando arrivano quelli scarsi".
Tra i problemi evidenziati nel nostro movimento c'è il Decreto Crescita.
"Il Decreto Crescita è stato importante, ci sono società in Italia che non hanno forza di trattare con le altre grandi d'Europa. E' stato utile ma dal punto di vista politico non è corretto da applicare al calcio".
A proposito di talenti: Zaniolo torna in Italia, all'Atalanta
"Nicolò vale molto, si è perso per motivi futili, per una fragilità di carattere. E' un giocatore importantissimo e all'Atalanta, con una guida come Gasperini, non potrà che far bene".
Quanto le manca il calcio? E' pronto a tornare?
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