
Italiano: "La Lazio non muore mai. Champions? Devi sempre colpire il bersaglio più grosso"
Vincenzo Italiano alla vigilia del match contro la Lazio ha parlato in conferenza stampa. Ecco le sue parole: "La concentrazione è su domani, su un avversario di grande livello che sta dimostrando il suo valore in tutte le competizioni. Domani sarà una partita da giocare con la massima qualità, attenzione, applicazione e furore agonistico. Affrontiamo una squadra che all'andata ci ha messo in difficoltà, anche se ci abbiamo messo del nostro per condire la partita. Ci siamo preparati bene. Finalmente ho tutti e 24 i giocatori di movimento a disposizione. C'è un clima straordinario al Dall'Ara, un'atmosfera che - se mantenuta fino alla fine - contro gli avversari di livello che verranno in casa nostra ci permetterà di avere il dodicesimo uomo che potrà sopperire alla qualità maggiore di qualche avversario. Possiamo mettere in difficoltà tutti e mi aspetto una grande mano da parte del pubblico, dal primo al novantesimo. Dobbiamo tutelare questo rapporto con la tifoseria, lo dico spesso ai ragazzi. Domani giochiamo contro una delle squadre più forti d'Italia, in questo momento si sta esprimendo al massimo anche in Europa. Pressione o testa sgombra da pensieri? Dopo Parma siamo riusciti a reagire, dobbiamo cercare crescita in questi due mesi che mancano e migliorare il migliroabile. Chi sarà bravo a fare questo potrà arrivare lungo: quelle davanti hanno queste caratteristiche e dobbiamo cercare di farlo anche noi. La Lazio è una squadra veloce, una delle più tecniche, dobbiamo essere pronti. Odgaard? Ora si riesce ad avere più soluzioni, da qui alla fine è importante avere giocatori che si adattano a gara in corso perché dall'inizio abbiamo delle certezze da poter presentare (dato che abbiamo una settimana per allenarci). Abbiamo recuperato Odgaard che in quella zona ci porta vantaggi. Vogliamo evitare altri infortuni che possano penalizzarci, avere tutti a disposizione ci permette di poter aggiustare a gara in corsa. Possiamo mettere la doppia punta, il doppio play o la difesa a cinque. La Lazio ha realizzato 23 gol negli ultimi 15 minuti. Sarà un problema? La Lazio è una squadra che non muore mai, arriva alla fine viva con a disposizione frecce al proprio arco: Zaccagni, Pedro, Dia, Castellanos, Noslin, Isaksen. Chi non parte dall'inizio sa che può fare la differenza a gara in corso, lo hanno dimostrato nelle ultime gare di coppa e di campionato. Andiamo a cozzare con una squadra di livello e se vogliamo mantenerci lì dobbiamo farci trovare pronti. La qualificazione in Champions? Il bersaglio che devi cercare di colpire è sempre quello più grande.
Noi abbiamo fatto una bella rincorsa dall'inizio e per rimanere con quelle davanti ci vorrà uno sforzo importante da parte di tutti. Servono dai 60 punti in su per entrare nelle Coppe: per me più importante ricercare la prestazione perché senza quella non si fanno risultati e senza unione d'intenti si fa fatica. Vogliamo sognare, non smetteremo mai di farlo. Ci siamo dichiarati: il nostro obiettivo è cercare di rimanere in Europa. Il nostro impegno sarà massimale, abbiamo 12 partite, speriamo 13, e dovremmo dare il massimo. Le esclusioni di Orsolini, Beukema e Odgaard in Nazionale? È un obiettivo per tutti, ma non c'è niente che possa far diventare triste un componente del Bologna, qui si lavora per dare il massimo per questo stemma, poi tutto quello che viene a seguire è fantastico. Vedere giocatori contenti per quello che hanno ottenuto è grandioso, ma gli altri continueranno a coltivare il sogno e per farlo dovranno giocare forte nel Bologna. È per questo che chi non ha ricevuto la convocazione verrà qui dopo due giorni di riposo a lavorare ancora più forte di prima. Holm? Sta meglio, la prima settimana non può dare il massimo, non è al top rispetto a prima ma piano piano avremo anche lui a pieno regime (favorito Calabria domani, ndr). Abbiamo tre terzini: uno più veloce, uno più smaliziato, uno più esperto, uno più giovane. Ci saranno utili tutti e tre. Le rimonte? Abbiamo dimostrato di poter avere carattere e non mollare, ribaltando risultati negativi. Siamo una squadra che tira, crea, fa gol, sviluppa bene il gioco: domani dovremmo essere così, specie contro una Lazio che fa bene le due fasi. Il paragone con Baroni? Mi sento l'allenatore del Bologna, una squadra di valore che sta dando dimostrazioni. Io e Marco siamo stati compagni di squadra ed è stato il mio vice a Verona, si è dimostrato di grande valore con una squadra forte come la Lazio. Cerchiamo entrambi di lavorare con professionalità, abbiamo entrambi tanti ragazzi giovani che stanno venendo fuori. In Italia c'è un livello altissimo a livello di giovani e sforniamo allenatori bravi. L'animo dei ragazzi? Ho visto bene i ragazzi, queste tre vittorie consecutive ci hanno permesso di lavorare con il sorriso, abbiamo lavorato con intensità. Castro in Nazionale? Bravo lui, non merito mio. Ha 20 anni ed è stato convocato dalla Nazionale campione del mondo. Per lui è una gioia indescrivibile e sono certo che gli darà ancora più benzina. Ha fame, ha grandi doti, deve crescere ma ha basi straordinarie e questo è un premio per quello che ha mostrato dall'inizio del campionato".







